“Permangono condizioni di potenziale agevolazione degli interessi di soggetti collegati alla criminalità organizzata”.
E’ quanto scrivono, secondo indiscrezioni, i giudici del Tribunale di Palermo nel decreto con il quale si proroga per altri sei mesi il commissariamento di Italgas spa, società – va ricordato – controllata da Snam Rete Gas.
Per il pm che ne ha richiesto la proroga “ha rappresentato di aver in corso il completamento di ulteriori attività investigative”.
Va ricordato che l’Italgas spa (LEGGI L’ARTICOLO SUL COMMISSARIAMENTO), insieme alla Napoletana gas spa, venne commissariata per diverse ragioni, una serie di elementi emersi nel corso di procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti dei fratelli Cavallotti, cioè Vincenzo Gaetano e Vito, ritenuti soggetti socialmente pericolosi.
L’Italgas, infatti, avrebbe posto in essere attività che avrebbero agevolato i fratelli Cavallotti, Vincenzo, Gaetano e Vito, sottoposti a misura di prevenzione per la presunta appartenenza ad una associazione mafiosa legata a “Cosa Nostra”.
I fratelli Cavallotti, imprenditori operanti nel settore della metanizzazione, sono originari di Belmonte Mezzano e sarebbero stati vicini a mafiosi del calibro di Bernardo Provenzano e Benedetto Spera.
Grazie a queste “amicizie” avrebbero goduto di un rapporto di collaborazione commerciale con l’Italgas spa. Tale rapporto sarebbe continuato nonostante l’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali ai fratelli Cavallotti, connaturandosi quindi le caratteristiche di una oggettiva agevolazione.
I Cavallotti avrebbero continuato la propria attività nel settore della metanizzazione attraverso una serie di società intestate a parenti, tra le quali la Euroimpianti Plus Srl.
Ciononostante la Italgas spa, pur conoscendo le condizioni della Euroimpianti Plus Srl avrebbe – secondo quanto appurato dagli investigatori – continuato ad intrattenere rapporti di collaborazione imprenditoriale.
I Cavallotti – secondo il racconto di vari collaboratori di giustizia – sarebbero stati legati, per l’appunto, anche a Angelo Siino, Giovanni Brusca, Giuseppe Maniscalco, Salvatore Barbagallo, Giovanni Mazzola, Simone Vitale e Francesco Campanella.
Interessante comprendere anche come il sistema delle “raccomandazioni” risulta tramite i “pizzini” di Bernardo Provenzano nei quali si fa esplicito riferimento di favorire le imprese dei fratelli Cavallotti.
Proprio fra questi pizzini, Bernardo Provenzano raccomanda i Cavallotti per i lavori di metanizzazione del comune di Agira (aggiudicati poi, appunto, alla Ilmet srl amministrata da Gaetano Cavallotti) e quelli del comune di Centuripe (aggiudicati alla Cosmet srl, amministrata da Vincenzo Cavallotti).
Ma i Cavallotti godono delle raccomandazioni anche di Giovanni Brusca per quanto riguarda la metanizzazione del comune di Monreale, poi assegnata alla Cosmet srl.