“Abbiamo quattro-cinquecento voti, ma li abbiamo con i fatti…i soldi ci vogliono” (…) “a Turi Guastella quanti gliene abbiamo raccolto voti….e mi sono stato manzo che io mi spaventavo”.
A parlare è Francesco(detto Ciccio) Giamblanco, marito di Desireè Crapula e genero del capomafia, Michele, arrestato nell’operazione dei Carabinieri di Siracusa, per delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, che ha scoperto il voto di scambio politico mafioso messo in atto dal deputato regionale Giuseppe (detto Pippo) Gennuso insieme con l’altro arrestato, Massimo Rubino.
Per i Magistrati della Procura Antimafia di Catania:
“Emergeva, dunque, che i Crapula già in occasione delle ultime elezioni per la nomina del sindaco e del consiglio comunale di Avola avevano condizionato il risultato elettorale sostenendo la candidatura di Salvatore Guastella”.
Ciccio Giamblanco, parlando con l’altro arrestato, Massimo Rubino, aveva – scrive il Gip -:
“anche ricordato la loro efficacia come Crapula nelle precedenti elezioni comunali quando avevano sostenuto il candidato Guastella il quale alla prima candidatura era stato eletto (Giamblanco: a Turi Guastella quanti gliene abbiamo raccolto voti….e mi sono stato manzo che io mi spaventavo”).
E se ciò non bastasse, il Gip di Catania riprende le parole di Cristian Crapula (figlio del capomafia, Michele Crapula) che denunciammo il giorno prima delle elezioni (LEGGI ARTICOLO) e segnalato in diversi interventi e interrogazioni parlamentari del Senatore Mario Michele Giarrusso.
“In effetti, il sostegno del clan era stato pubblicizzato nel corso della campagna elettorale proprio da Cristian Crapula (figlio del boss Michele) il quale, in un post pubblicato sul social network Facebook con il volantino che propagandava l’elezione del Guastella, aveva scritto: “Io spero ke tutti quelli ke si reputino “AMICI nn ci voltino le spalle. Xk poi quando avete di bisogno ve li volto io ed io le spalle ce l’ho belle larghe ke mi sembrano il muro di Berlino!!!!”.
Salvatore (detto Turi) Guastella è un consigliere comunale della maggioranza di Avola, eletto nelle liste che appoggiavano la ricandidatura del Sindaco, Luca Cannata.
Se questo controllo – come si legge negli atti della Procura – ha anche “condizionato le ultime elezioni per la nomina del sindaco e del consiglio comunale di Avola sostenendo la candidatura di Salvatore Guastella”, si può far finta di nulla?
LE “MANI” DELLA FAMIGLIA CRAPULA NELLE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI
In questo periodo (ma lo approfondiremo prossimamente con un articolo apposito), la famiglia Crapula sta ulteriormente ingrandendo le proprie attività imprenditoriali.
Scrivo di nuovo un commento che non sembra esser partito.
Caro Paolo Borrometi, leggo da Repubblica del premio giornalistico “Premiolino” che ti è stato attribuito. Non conoscevo il tuo nome e mi chiedo come mai ti conoscano a MI e non io, attento lettore di giornali e sopratutto di notizie relative alla lotta alla mafia, a PA. D’ora in poi ti seguiró: informami (lofaso@fastwebnet.it) su testate e siti su cui scrivi. Complimenti per il premio. Con cordiale ammirazione e stima. Umberto Lo Faso.