In me emerge ogni tanto uno spirito indomito e libertario.
Da appassionato di storia quale sono sin da bambino, non posso fare a meno a 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale di ricordarla. Di ricordarla a modo mio.
Di ricordarla come la grande guerra inutile.
E lo dico da pacifico, ma non da pacifista.
Una guerra che vien ricordata spesso in modo patriottico da qualunque parte la si guardi… Ma che in realtà è stata una guerra in cui i soldati erano solo carne da macello, con la maggior parte dei generali che eran da macellare al posto loro per la loro incapacità militare e strategica.
Una guerra non voluta dalla popolazione, ma imposta nella maggior parte dei casi dalla classe dirigente liberale e monarchica.
Una guerra non conclusa che portò all’avvento del nazismo… E di conseguenza alla seconda guerra mondiale.
Voglio ricordare la grande guerra pensando quindi ai non ricordati mai: gli obiettori ed i disertori. In Italia circa 470.000. In Europa probabilmente milioni.
A loro va l’onore. A loro va il mio ricordo.
(di Salvatore Calleri)