“Nel territorio ibleo da sempre sono stanziali organizzazioni mafiose riconducibili, in particolare, alla Stidda, soprattutto a Vittoria, Comiso e Scicli”.
Inizia così la Relazione del secondo semestre 2014 della Direzione Investigativa Antimafia sulla Provincia di Ragusa.
La Relazione Dia conferma ciò che noi scriviamo da tempo, ma vediamolo nello specifico.

La cosa più preoccupante è il “ritorno sul territorio di alcuni esponenti apicali” su tutti, probabilmente, Claudio Carbonaro (FOTO a lato – già boss e poi collaboratore di Giustizia, del quale ci siamo occupati in diversi articoli – LEGGI ARTICOLO).
A testimonianza di ciò la DIA scrive: “Permane la presenza del gruppo criminale stiddaro, denominato Carbonaro-Dominante, storicamente in contrapposizione al clan Piscopo, legato alla famiglia gelese degli Emmanuello.
Per quanto riguarda gli interessi dei clan, la Dia è chiarissima: “rimane l’interesse, da parte di esponenti legati alla Stidda, a monopolizzare i settori della lavorazione ed imballaggio dei prodotti terricoli (LEGGI ARTICOLO), delle onoranze funebri (come il caso Ventura, del quale ci siamo occupati più volte – LEGGI ARTICOLO)

delle apparecchiature per la distribuzione automatica di alimenti e bevande e dei centri scommesse (anche sul tema tempo fa abbiamo realizzato un approfondimento (LEGGI ARTICOLO), tutte attività volte ad occultare reati di estorsione e riciclaggio”.
“Rilevante – scrive ancora la DIA – appare, inoltre, il fenomeno della guardiania, imposta in forma estortiva ai numerosi imprenditori agricoli presenti sul territorio”.
LA DROGA:
“Strategico rimane per i clan mafiosi il traffico e lo spaccio di stupefacenti che viene operato in tutta la provincia, anche con il coinvolgimento di soggetti di nazionalità nord africana ed albanese (LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO)”.
La Dia chiarisce anche l’omicidio del boss della ‘Ndrangheta, Michele Brandimarte.
“Il traffico di stupefacenti avrebbe determinato contatti tra i clan di Vittoria e il gruppo ‘ndranghetista dei Piromalli – Molè”.
Così la Dia ricorda che “il 14 dicembre del 2014 al Commissariato di Gioia Tauro si è costituito un soggetto (Domenico Italiano) confessando di aver ucciso a Vittoria un pregiudicato (Michele Brandimarte) per reati inerenti allo spaccio di stupefacenti ed affiliato alla cosca Piromalli – Molè” (LEGGI ARTICOLO).
SCICLI:
“A Scicli si registra – spiega la Dia – l’affermazione di un gruppo criminale riconducibile a Cosa Nostra catanese (Famiglia Mazzei) che opera nel settore della droga e delle estorsioni, dimostrando, altresì, una straordinaria capacità d’infiltrazione nella Pubblica Amministrazione”.
Scicli, infatti, va ricordato che sia un comune sciolto per mafia.
IMMIGRAZIONE:
In Provincia di Ragusa approdano, sempre più, le criminalità “transnazionali”.
Per la Direzione Investigativa Antimafia, infatti, “le associazioni criminali internazionali, composte da soggetti stranieri e suddivise in cellule, operano sia sul territorio nazionale che in altre nazioni.
Il basso profilo criminale mantenuto – sempre secondo la DIA – lascia presagire che le rotte e le strutture logistiche, possano essere utilizzate anche per altri traffici illegali, quali quello legato alla esportazione della valuta, agli stupefacenti ed alle armi”.
LA MAPPA:
Purtroppo sono come un cancro…..
c’è sempre qualche metastasi che torna e avvelena la vita. Paolo siamo TUTTI con te, con il tuo CORAGGIO e con la tua voglia di CAMBIARE le cose. Ci sono gli uomini……e ci sono i Veri Uomini e tu sei uno di quelli. Grazie per tutto quello che fai e per quello che sei: Un Esempio