La mafia nel sud est siciliano, da Vittoria a Pachino: la scia dei soldi. Nomi, volti ed affari stasera su Rai1

Dagli affari della plastica nel vittoriese (un business di milioni di euro), fino alle agomafie. E poi ancora le infiltrazioni nel Mercato di Vittoria, per arrivare al clan Trigila di Noto, i suoi affari, con nomi e cognomi!

Saranno tutti argomenti trattati questa sera nella puntata di “Cose Nostre” su Rai1 alle 23:15.

Il viaggio nella zona del sud est siciliano, parte dal ragusano per arrivare nella provincia di Siracusa.

Ragusa è la provincia italiana più a sud di Tunisi, una delle province con il reddito procapite più alto della Sicilia, ma che, nonostante la sua ricchezza, è stata sempre considerata la provincia “babba”, stupida, perché si diceva o faceva comodo dire, che quel territorio non potesse interessare alla mafia. Invece è diventata la più grande lavatrice di denaro: i centri commerciali e la droga. La terra in cui ha perso la vita il giornalista Giovanni Spampinato.

Le agromafie, dal Mercato di Vittoria, fino a Fondi e Milano, con le organizzazioni criminali che si spartiscono la torta: Cosa Nostra e Stidda gestiscono la filiera del Mercato vittoriese, cercando di sovrastare i tanti imprenditori per bene, i Casalesi i trasporti e la ‘Ndrangheta che sfrutta le flotte di camion per trasportare la droga.

I mafiosi di Comiso e quelli di Vittoria, la famiglia mafiosa Ventura e le loro attività commerciali. Il racket delle agenzie funebri ed il “caso Scicli” con il comune sciolto per mafia.

Le presenze storiche nel ragusano dei “padrini di Cosa Nostra”, dai palermitani in soggiorno obbligato ad Acate, fino al ritorno del mafioso Claudio Carbonaro, prima pentitosi poi rientrato a delinquere in città. La Stidda e la lunga scia di morti.

I soldi, i tanti soldi delle estorsioni, spesso celate da “servizi imposti”.

E poi l’affare della plastica con un’intervista in esclusiva a Giovanni Donzelli, già condannato per mafia ed oggi proprietario – con la sua famiglia – di una delle ditte più importanti del settore della raccolta, smaltimento e riutilizzo, della plastica delle serre (distese intere di serre!). E’ lo stesso Donzelli a raccontare ai microfoni di Rai1 quelle che definisce come disavventure giovanili e ignoranza, fino alle innumerevoli società intestate a lui ed alla sua famiglia. Va ricordato che l’Azienda del Donzelli è stata sequestrata per disastro ambientale perchè provocava “gravissime conseguenze per l’ambiente” e non rispettava le più elementari norme nè di sicurezza sul lavoro, nè di smaltimento.

Poi il siracusano, da Noto ad Avola, passando per Pachino, Portopalo e Rosolini.

Dalle minacce del mafioso Salvatore Giuliano a Pachino, fino al capo del clan, il malacarne Pinuccio Trigila e la casa simbolo confiscata al pluricondannato Michele Crapula.

Le attività del clan Trigila, dalle estorsioni alla droga, fino ai coinvolgimenti politici ed istituzionali.

Tutto questo e molto altro nella puntata di Cose Nostre, in onda questa sera su Rai1 alle ore 23:15.

Nomi, cognomi e volti, oltre agli affari. Perché conoscere e riconoscere offre la possibilità di decidere da che parte stare: dalla parte di chi denuncia o dall’altra!

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