“La mafia si può fermare, e insieme la fermeremo”. Il riconoscimento “Pio La Torre” per l’impegno di Giuseppe Scifo

Io lo so che per voi la mafia vi sembra un’onda inarrestabile. Ma la mafia si può fermare, e insieme la fermeremo”.

Così scriveva il parlamentare comunista e sindacalista Cgil Pio La Torre, ucciso a Palermo da un commando mafioso il 30 aprile 1982. Nel suo nome, in occasione del 35° anniversario dell’approvazione della legge Rognoni-La Torre (che introduceva il reato di associazione mafiosa e norme relative alle misure di confisca patrimoniale), Cgil, Avviso pubblico e Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) hanno organizzato una cerimonia di conferimento dello speciale “Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre” a sindacalisti, amministratori pubblici e giornalisti che, con il loro operato, si sono particolarmente distinti per l’impegno civile e politico, per la democrazia, i diritti e la legalità.

La cerimonia “Storie di antimafia e d’impegno civile” si è svolta ieri a Roma, presso la Federazione nazionale della stampa italiana.

Giuseppe Scifo (in foto con Celeste Lo Giacco) ha ricevuto l’ambito riconoscimento, insieme al giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, al sindacalista aquilano Emanuele Verrocchi, alla dirigente della Regione Sicilia Dorotea Maria Piazza, menzione per il giornalista dell’Espresso Giovanni Tizian, il giornalista napoletano Arnaldo Capezzuto, la sindacalista calabrese Celeste Lo Giacco, la vice sindaco del Comune di Pavia Angela Gregorini e l’assessore della Regione Emilia

il segretario della Cgil di Ragusa, Giuseppe Scifo, dal 2005 inizia il suo rapporto con la Cgil e si trova ad 
occuparsi di problematiche legate ai temi della legalità, delle mafie e dei diritti nel lavoro.
 Lavora nella Flai Cgil ed opera a Vittoria (Ragusa), territorio segnato da episodi malavitosi e di sfruttamento che rendono particolarmente 
difficile l’azione sindacale.

Nel 2012 la Camera del lavoro di Vittoria denuncia un atto di violenza compiuto da un datore di lavoro nei confronti di una
bracciante romena, facendosi carico anche di organizzare la “fuga”
della bracciante dal luogo di lavoro e di abitazione per un trasferimento presso una casa
protetta della rete nazionale antitratta.

Inizia in questo periodo l’intensa attività di denuncia del fenomeno di sfruttamento sessuale nelle campagne di Vittoria, grazie al pieno sostegno della Flai Cgil nazionale e regionale.

Sono stato particolarmente onorato di aver fatto parte della Giuria del Premio (insieme a Franco La Torre, Giuseppe Massafra, Marco Omizzolo, Stefania Pellegrini, Pierpaolo Romani e Luciano Silvestri) e vorrei formulare a Giuseppe Scifo i miei complimenti più veri e sinceri, oltre a quelli della Redazione de “LaSpia”.

Grazie all’impegno comune di persone come Giuseppe, Vittoria e questo meraviglioso lembo di Terra può sognare un presente, oltre al futuro, certamente migliore.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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