La donna del nuovo millennio si sente trascurata! Non è una mia affermazione arbitraria ma è quanto emerge da approfonditi studi congiunti di diverse università americane e tedesche. Il gentil sesso, stando a quanto rivelato da diversi esperti, non ha mai attraversato un periodo in cui le sensazioni di solitudine emozionale raggiungessero livelli tanto elevati. La donna del nuovo millennio rispetto al passato ha un infinità di gratificazioni, lavora, è indipendente e, salvo irrisorie sfumature, ha la stessa considerazione intellettuale politica e sociale di un uomo; eppure… si sente molto più sola rispetto ai tempi passati. Qualche maschilista malignamente afferma che questa condizione è dettata dalla nostalgia dei tempi andati, quando il pantalone era portato solo dagli uomini. Altri maschi invece dichiarano che la donna è nata per erogare piacere e questa è per lei l’unica fonte di soddisfazione.
Mettendo da parte queste bizzarre, anche se frequenti affermazioni, bisogna ammettere che in realtà i motivi sono diversi ed attribuibili a infinite ragioni anche se una riflessione sul mondo femminile rispetto al passato merita un po’ di più attenzione. La donna, sin dall’antichità ha sempre trovato sostegno psicologico nelle amiche, nelle vicine di casa o, andando indietro nel tempo, nelle compagne di clan. In caso di bisogno la solidarietà del gruppo rappresentava valido supporto non solo per ragioni di ordine comune ma anche e soprattutto per un appoggio emozionale, necessità che ha sempre contraddistinto l’animo femminile. Improvvisamente questa struttura si è sgretolata, la donna nella società contemporanea svolge le stesse mansioni dell’uomo e, proprio come gli uomini, esce di casa la mattina presto, si reca al lavoro e svolge le stesse attività, col medesimo pragmatismo e con stesso agonismo maschile. L’ancoraggio esistenziale fondato sulla cooperazione offerto dalle società del passato, si è trasformato in una sfrenata competizione alla quale la donna non era né abituata né preparata.
Tale contesto adatto alla tradizionale personalità maschile, “svuota” il gentil sesso della propria indole femminile, provocandole frustrazione e insoddisfazione. Per questo, a fine giornata la donna, ha un’indispensabile bisogno di ritrovare sé stessa e desidera farlo attraverso il dialogo col partner. Per una donna comunicare col marito esprimere il proprio stato d’animo è diventata un’esigenza vitale per la sua stabilità psicologica. Ecco la ragione per cui nella società contemporanea le donne sono emozionalmente molto, più esigenti che in passato. I dati statistici infatti, non sono affatto casuali nell’asserire che, nelle coppie in cui regna un certo inappagamento, sono quasi sempre le donne quelle maggiormente insoddisfatte ma di questa condizione non sono le uniche responsabili.
La donna dopo secoli e secoli di lotte, ha raggiunto il posto che le spetta in una società civile ma, affinché possa essere felice e appagata il sostegno emozionale del proprio compagno è assolutamente indispensabile.