La Politica è l’arte del possibile o semplice contrapposizione?

La politica, oltre che l’arte di governare le società, spesso, mediante il confronto delle idee, si è caratterizzata per rendere possibile ciò che al suo esterno appariva irrealizzabile.

Negli ultimi tempi, la sua progressiva degenerazione per la colpevole opera dei suoi addetti, la fa apparire come palcoscenico della contrapposizione e delle esternazioni disarticolate dei soggetti politici che stanno ottenendo solo il risultato del disamore e d’una crescente antipatia verso di loro che invece dovremmo, in presenza d’un diverso atteggiamento, riconoscere quali nostri rappresentanti democratici.

Da molti mesi a Modica, il decreto che prevede la soppressione di alcuni tribunali, in risposta all’esigenza di contenimento della spesa pubblica, ha prodotto una serie d’interventi politici , che pur dicendo il più delle volte la stessa cosa circa il dissenso per la soppressione, sono rimaste le esternazioni dei singoli uomini politici che ad oggi nessun risultato concreto hanno ottenuto, tant’è che da mesi è ufficiale la decisione della sua soppressione.

Se la politica fosse ancora l’arte del possibile, di fronte ad una questione che a giudicare da tutti gli interventi dei diversi uomini politici è unanime la posizione di dissenso alla scomparsa di questo presidio di legalità, non si sarebbero dovute superare le stupide concezioni di appartenenza partitica e creare una forza consistente che con una sola voce argomentasse le ragioni del mantenimento del tribunale di Modica ?

Tutti gli interventi fin qui realizzati, seppur autorevoli, hanno determinato lo stesso rumore d’una noce in un sacco; non è sufficiente questo risultato per persuadere chi di dovere dell’opportunità di creare una vera forza d’urto che sappia contrastare le discutibili argomentazioni d’un Governo che guarda solo ai numeri senza la capacità di valutare situazioni d’altra natura delle quali ha tenuto conto solo nel caso di interventi di qualche politico che ha saputo modulare il giusto timbro di voce (leggasi Alfano e Finocchiaro).

Anche se tutto induce a pensare che ormai i giochi siano davvero fatti, perché in questa città non si riesce ad uscire dai limiti delle posizioni partitiche ?

E purtroppo il caso del tribunale non è l’unico esempio dal quale si possa evincere l’atteggiamento per nulla lungimirante dei nostri rappresentanti istituzionali ad ogni livello.

Non sarebbe saggio o comunque un’azione convincente che l’intero Consiglio comunale,il Presidente del Consiglio, il Sindaco, gli Assessori, i Parlamentari regionali e nazionali eletti nella nostra Provincia, l’ordine degli avvocati, i dipendenti del tribunale, trovassero, al di là delle rispettive convinzioni ideologiche, un momento di grande sinergia per argomentare a questo Governo di “sarti”, bravi solo nel tagliare, le ragioni per derogare alla chiusura  del tribunale di Modica ?

Non sarebbe politicamente corretto che il Governo centrale prendesse atto che la scelta operata confligge con ogni logica di buonsenso e di buona politica ?

Provateci signori politici, ma tutti assieme, dareste prova di grande maturità politica ed un nuovo segnale ai cittadini che dite di rappresentare!

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