La Sidi non potrà riaprire. Procura Ragusa: gravi violazioni, sospesa autorizzazione

La Sidi, dissequestrata dopo il ricorso dell’avvocato di fiducia di Donzelli, non potrà riaprire: sospesa l’autorizzazione. E ciò anche per le dichiarazioni rese direttamente dai consulenti di parte della stessa ditta di Donzelli.

E’ in prima persona il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, a chiarire i contorni di una vicenda che vede l’interesse della collettività vittoriese (che ne farebbe le spese viste le condizioni di grave inquinamento ambientale dei luoghi della ditta Sidi di Donzelli) contrapposto ad interessi di parte.

“Ai fini di una corretta informazione e nell’intento di fare chiarezza su di una vicenda che riveste sicuro interesse per l’opinione pubblica” – scrive il Procuratore Petralia, viste anche le comunicazioni parziali che, negli ultimi giorni, sono comparse su alcuni siti vittoriesi -, “si ritiene necessario diffondere il presente comunicato stampa”.

“La Guardia di Finanza di Ragusa, in esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale del riesame di Ragusa, ha proceduto al dissequestro presso la società Sidi srl, ubicata in contrada Mazzarra.

Il dissequestro – spiega la Procura di Ragusa – non consente comunque alla Sidi srls di riprendere le attività in quanto, a seguito di accertamenti tecnici e sopralluoghi effettuati presso la sede della ditta da personale della Compagnia della Guardia di Finanza di Ragusa, unitamente a personale del Libero Consorzio Comunale di Ragusa – 10° settore geologia e tutela ambientale, (ex Provincia Regionale di Ragusa), dell’ARPA di Ragusa e di due consulenti tecnici della Sidi srls, venivano riscontrate gravi e reiterate irregolarità concernenti le modalità di conduzione dell’impianto”.

E’ per tale ragione che, riscontrate le “irregolarità, lo Spresal imponeva alla Sidi srls il divieto d’uso delle macchine fino all’emissione di apposito foglio di prescrizioni da parte dell’autorità di vigilanza”.

Nel provvedimento che dispone il fermo degli impianti – spiega la Procurasignificativa risulta essere la parte dove viene evidenziata la presenza di fanghi provenienti dall’impianto di decantazione delle acque di processo della plastica, accumulati, senza regolare autorizzazione, in vasche delimitate da argini in terra e realizzate direttamente sul terreno, in quantitativi che appaiono non compatibili con le quantità di rifiuti di cui dall’autorizzazione unica ambientale rilasciata solamente in data 29.01.2016.

La stessa data – spiega la Procura – in cui avvenne anche un gravissimo incidente sul lavoro (da noi già annunciato e descritto LEGGI ARTICOLO) in danno di un dipendente della ditta addetto alla manovra di una pressa idraulica all’interno dell’impianto, a seguito del quale lo stesso ha rischiato l’amputazione di un arto per schiacciamento”. La cui diagnosi del Pronto scoccorso, come da noi scritto settimana scorsa, era proprio di “amputazione per schiacciamento”.

In tale situazione, rilevate le violazioni relative non solo allo smaltimento dei rifiuti ma anche in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro – conclude la Procura di Ragusa –, e viste anche le dichiarazioni rese dai consulenti tecnici della Sidi srls, il Consorzio Comunale di Ragusa sospendeva l’autorizzazione unica ambientale rilasciata alla ditta in questione”.

In conclusione, sottolineato il fatto che le licenze siano state sospese fino a regolarizzazione del Donzelli, quella che vi proponiamo è l’immagine degli spogliatoi dei dipendenti.

Potremmo proporvi molti luoghi dell’azienda Sidi che sono al di là di ogni immaginazione, ci limitiamo a questa immagine. Lo spogliatoio dei dipendenti, con all’interno la cuccia del cane, in condizioni igienico sanitarie da paese del terzo mondo.

Insieme al contestato disastro ambientale, vi è la assoluta mancanza di rispetto per i luoghi di lavoro.

Va ripetuto, per l’ennesima volta, come i luoghi di lavoro, la condizione di sicurezza dei dipendenti e dei cittadini, siano di primaria importanza. E che i Magistrati e le Forze dell’Ordine agiscono solo ed unicamente nell’interesse collettivo.

L’inquinamento ambientale che può non mostrare immediatamente i propri effetti, nel corso degli anni può costare la vita a centinaia di persone. Un esempio? La Terra dei fuochi dovrebbe insegnare qualcosa…

Condividi
Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine