Maria Iemmolo, commerciante modicana, dopo l’ennesimo intervento, ha deciso di raccogliere le forze per farsi portavoce di una situazione che sicuramente interesserà tanti altri pazienti, colpiti dai tagli indiscriminati alla sanità e che rischiano di creare un grosso problema sociale per chi non potrà mettersi determinate tipologie di cure e di farmaci. La signora Maria è diventata una delle molteplici vittime che i continui tagli alla sanità continuano a mietere giornalmente. In seguito a un intervento chirurgico a cui è stata sottoposta alcuni anni fa, ha avuto necessità di utilizzare determinati presidi medici, indispensabili per la sopravvivenza, che fino a qualche settimana fa l’Asp le forniva gratuitamente. Poi senza alcun preavviso l’amara scoperta: a causa di tagli su scala nazionale nel suo caso e per la sua patologia non si sarebbe potuto più procedere con l’erogazione dei presidi gratuitamente. I costi che la donna modicana avrebbe dovuto affrontare tra l’altro consisterebbero in più di 300 euro al mese, spese troppo alte che non possono essere sostenute a lungo, che si aggiungono ad altre già affrontate in seguito al primo intervento. Così la signora Maria è stata costretta a sottoporsi a stomia, un’operazione invasiva e difficile da affrontare anche dal punto di vista psicologico. E oltre al danno anche la beffa: adesso avrà necessità di utilizzare un’altra tipologia di presidi che l’Asp è costretta a fornirle gratuitamente, ma anche in questo caso la signora Maria adesso incontra ulteriori difficoltà per ottenere una determinata tipologia di catetere, visto che quello che l’azienda sanitaria le fornirebbe gratuitamente le ha già causato fastidi e irritazioni. Adesso attendiamo insieme le spiegazioni, si spera, dell’ ASP.