La “solidarietà ha vinto”. Imbarcati sul volo Catania – Pisa delle 20.15, Davide e Catia Trovato sono giunti all’IRCCS Fondazione “Stella Maris” di Calambrone (Pisa), una struttura d’avanguardia per l’assistenza, per il recupero e per la ricerca sulle devianze dello sviluppo e sulle disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza. L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, cioè un Ospedale di Ricerca strettamente collegato all’Università di Pisa, all’Azienda Universitario-Ospedaliera Pisana ed a tutta la Regione Toscana, presso il quale operano clinici, ricercatori e docenti universitari di prestigio internazionale. Davide riceverà tutte le cure necessarie e sarà, quindi, sottoposto ad un trattamento farmacologico in terapia intensiva e ad alcuni accertamenti sulle sue condizioni generali. Il rientro a Scicli è previsto per metà dicembre. La mamma di Davide, Catia Trovato, esprime i più sinceri ringraziamenti a tutta la rete sociale che si è attivata per riuscire a concretizzare questa opportunità: “un grazie di cuore al Vescovo Staglianò ed alla Caritas di Noto – commenta – per aver fornito i biglietti aerei, ai volontari del coordinamento “Forza Nuova” di Pisa, che saranno sostegno importante per tutta la durata del ricovero, al comune di Scicli ed all’assessorato ai Servizi Sociali, per l’aiuto economico straordinario ed alla scuola elementare “Don Milani Villaggio Jungi”, per aver organizzato un concerto di beneficenza e per averci donato il ricavato”. Maria Borgia, portavoce di “Rivoluziona Scicli”, è stata da sempre accanto a Catia ed al piccolo Davide. “Qualche mese fa quando conobbi Catia e tutto ciò sembrava irrealizzabile, per via della grave situazione di disagio in cui versava la sua famiglia. Oggi, con l’aiuto di tanti amici e con tanta buona volontà, che non deve mancare mai, siamo riusciti a dare ciò che spetta ad uno dei tanti ragazzini che quotidianamente, si vedono negata l’opportunità di dare il proprio contributo alla società – conclude -, secondo le proprie conoscenza e capacità. Tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare”.