Siracusa non è il clan “Bottaro-Attanasio”, non è la paura delle bombe e neanche gli atti incendiari fatti alle sei di mattina.
Siracusa non è Alessio Attanasio, prima abbandonato dalla moglie e poi caduto nel dimenticatoio, fra le quattro mura di una cella “comodissima”.
Siracusa non è Francesco (detto Franco) Toscano, appena uscito di galera e subito arrestato perché trovato con armi e munizioni.
Siracusa non è Luciano De Carolis che impone estorsioni e pensa di comandare il clan grazie a ragazzini disposti a tutto per qualche dose di droga o per una manciata di soldi.
Siracusa non sono i “capi” della droga, Danielino Cassia, Corrado Greco u ruossu, Angelo Drago, Danilo Briante, Max Genova, Antonio Rizza o Francesco Capodieci.
Siracusa è quella che ieri ha riempito le strade cittadine, che ha compreso che il cambiamento non è opera di navigatori solitari, è il noi che vince. Il cambiamento che sogniamo ha bisogno del contributo di ciascuno di noi, noi dobbiamo essere parte di questo cambiamento: ognuno con il proprio impegno quotidiano. Essere cittadini non ad intermittenza, quando accadono dei fatti, ma nella continuità, responsabili.
Siracusa ha capito che le Forze dell’Ordine e la Magistratura non possono fare tutto da sole.
Ribellatevi a quelle quattro piazze di spaccio, denunciate la presenza dei capi.
Siracusa sono quelle persone che, anche se non hanno sfilato con noi, stavano davanti alla tv o sintonizzate sulle frequenze radiofoniche.
Ed in questo un ringraziamento particolare va ai tanti colleghi che hanno assicurato una copertura massima della manifestazione: da Siracusa Post a Siracusa News, fino a Siracusa Oggi con Gianni Catania che ha più volte chiesto la manifestazione. Fino alla Rai, sempre pronta ad “aprire” i propri microfoni.
E la manifestazione c’è stata, nello spirito del “noi” che tanto ci ha insegnato Don Luigi Ciotti, con Libera Siracusa (grazie a Lauretta Rinaudo, Giovanna Raiti e tanti altri) a farsi promotrice di una serie infinita di sigle, una rete vera e propria che andava dall’Antiracket ai sindacati.
Ieri ha sfilato la Siracusa che dice no alla paura, che comprende che i mafiosi sono leoni con i più deboli e deboli quando vengono scoperti. Ma non ce ne sarà neanche uno di loro che morirà nel proprio letto.
La Giustizia può essere lenta ma c’è. E Siracusa ieri lo ha capito!
LA FILA PER LA DROGA DAVANTI A TUTTI
Tutti in fila per una dose.
Era da poco finita la manifestazione quando l’incredibile accade in via Andrea Palma, nel quartiere Bronx.
La foto scattata si riferisce alle 21:30 di ieri sera quando le macchine – come si vede – si mettono in fila per fermarsi davanti agli “uomini” di Francesco Capodieci (detto Cesco).
Cesco “comanda” la piazza di spaccio (LEGGI ARTICOLO CON I NOMI DEI CAPI), ha i suoi discepoli (i nomi dei spacciatori presenti a quell’ora li faremo in un prossimo articolo). Il faro posizionato in maniera scientifica per non permettere appostamenti da lontano delle Forze dell’Ordine.
La droga, cocaina nella fattispecie, viene venduta a “palline” al prezzo di 20 euro. In ogni pallina ci sono in media 0,30 grammi, spesso tagliata (o allungata, fate voi) con aspirina e gesso per muratura. Questo è lo schifo che viene “venduto” e le persone fanno la fila. Senza denunciare.
Altra foto, altra corsa: dopo la foto del summit (GUARDA), quella della fila per lo spaccio.

Ciao Paolo …ieri sera alla vista di tutte quelle persone che sfilavano mi sono ricreduto molto sugli abitanti di Siracusa, sui cittadini di questa città abusata e messa a ferro e fuoco da questa gentaglia, ho sempre pensato di essere da solo sia fisicamente che ideologicamente purtroppo nella condizione di persona protetta è facile pensarlo, invece ieri ho visto tanti commercianti che conosco personalmente , e molti ragazzi, tutti in prima linea a manifestare contro questo maledetto fenomeno della mafia, contro questi signori della prepotenza, delle bombe degli incendi delle intimidazioni e della paura, sono felice di aver visto un cambiamento, il cambiamento siete voi tutti ” La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni” ( Giovanni Falcone ).
Ottima risposta da parte dei cittadini ma la cosa che fa rabbia è la situazione al “bronx” molto chiara e molto conosciuta da tutti ma alle forze dell’ordine ha fatto sempre comodo “non vedere”…Sono solo i primi colpevoli di questo schifo!