Ho sempre pensato che le “quote rosa” fossero una ulteriore discriminazione per le donne, ma anche compreso che in questo nostro paese fosse l’unica possibilità per dare spazio e visibilità a tutte quelle donne capaci che scelgono di esprimere la loro passione per la politica, mettendo a disposizione le loro competenza.
Oggi capisco che questo Paese sta tornando indietro di decenni, bocciando gli emendamenti che prevedono le quote rose.
Non e’ un problema di destra o sinistra, e’ un problema di un paese che non ha mai favorito ne’ accettato l’emancipazione femminile, ma soprattutto una classe politica che teme le donne.
Ma non e’ colpa di nessuno se non di noi donne che abbiamo sempre lottato fra noi, magari spesso prediligendo di scegliere uomini che ci rappresentassero e non solo nella politica, ma anche nel mondo del lavoro.
Credo che l’accaduto odierno debba farci riflettere seriamente e cominciare a pensare ed agire con tenacia e coraggio, perchè la strada da percorrere e’ tanta e che la meta la si può raggiungere solo con la coesione di noi donne. Oggi non c’e’ più neanche quella sinistra che ci ospitava per portare avanti le battaglie di noi donne.
Oggi ci sono dei poveri e penosi maschietti che, con un colpo di spugna e con tracotanza, cancellano battaglie di decenni. Sono dei poveri codardi che temono le donne!
(nannamatta)