Le reazioni all’operazione Antimafia a Vittoria: dalla Bindi all’Antiracket

“L’operazione congiunta di polizia e carabinieri, coordinata dalla Dda di Catania, che ha permesso di scardinare la rete mafiosa della ‘Stidda’ di Vittoria e’ un colpo significativo agli interessi criminali”.

Lo ha affermato la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, aggiungendo che “le infiltrazioni mafiose nella filiera del mercato di Vittoria sono state al centro della nostra missione, due anni fa, nel Ragusano e delle coraggiose denunce del giornalista Paolo Borrometi, minacciato di morte dal reggente del clan Ventura arrestato oggi insieme ad altre 15 persone”.

“L’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui va il mio incoraggiamento – conclude la Bindi -, consente di contrastare con efficacia l’aggressivita’ delle cosche in un territorio strategico per la mafia ragusana”.

“La Fai Antiracket e Antiusura di Vittoria ringrazia le Forze dell’Ordine che questa mattina, su direttiva della DDA di Catania – commenta la Presidente della Fai, Eliana Giudice -, hanno azzerato la Stidda nel territorio vittoriese. Questa mafia ha imposto da tempo agli imprenditori il suo pesante giogo attraverso le estorsioni e facendosi anche essa stessa impresa nel settore degli imballaggi e non solo. Il metodo dell’imposizione di beni e servizi nei settori strategici dell’economia del nostro territorio è un fenomeno che da tempo la Fai Antiracket ha analizzato e che il giornalista Paolo Borrometi ha meticolosamente denunciato nelle sue preziose inchieste, anche facendo i nomi e i cognomi. Lo Stato è presente, adesso spetta agli imprenditori e ai commerciali capire che è arrivato il momento di non accettare più i condizionamenti della criminalità organizzata e quindi denunciare senza paura, con la certezza che è possibile cambiare davvero il nostro territorio e fare impresa di qualità e soprattutto libera. La Fai Antiracket e Antiusura di Vittoria continuerà ad essere di supporto agli operatori commerciali che decideranno di farlo”.

Il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, ha così commentato:

“Il plauso dell’intera città va alle forze dell’ordine che hanno condotto l’operazione e che hanno permesso di sgominare una pericolosa cosca criminale attiva nel campo del racket e delle estorsioni. Vittoria non può essere terra di appetiti criminali e occorre tenere sempre alta la guardia. Ringrazio, a nome di tutti i vittoriesi, gli inquirenti per il grande lavoro svolto a tutela della città, della legge e della legalità”.

“L’operazione, che ha comportato anche l’arresto di Giambattista Ventura, già noto per la condanna di qualche mese fa per le minacce di morte e la tentata violenza nei confronti del giornalista Paolo Borrometi, ha di fatto sgominato il clan della famiglia Ventura”.

Lo afferma Giuseppe Antoci, Responsabile Legalità del PD, complimentandosi per i risultati dell’operazione condotta tra Vittoria e Comiso, con il coordinamento della Dda di Catania.

“Impegno, responsabilità e dedizione stanno permettendo di ribaltare la spirale mafiosa: le estorsioni in danno di commercianti e imprenditori, che di fatto hanno alterato per anni l’economia della Regione, dovranno diventare solo un lontano ricordo per permettere l’affermazione della legalità. Un pensiero va al giornalista Paolo Borrometi che da tempo racconta con coraggio quanto oggi trova riscontro nell’operazione della Dda di Catania”.

Sel Ragusa:

“La recente operazione delle forze dell’ordine , su disposizioni della Procura Distrettuale antimafia di Catania, ha ulteriormente confermato l’esistenza di sodalizi criminali legati alle attività che si svolgono attorno al mercato ortofrutticolo di Vittoria.
I numerosi arresti e le indicazioni pervenute dalle vittime , se confermati in sede processuale, aggiungono un ulteriore tassello ad un contesto di illegalità e criminalità organizzata più volte denunciate dalla società civile, dalle istituzioni, dalle organizzazioni di categoria e anche da Sinistra Italiana con iniziative parlamentari.
La federazione di Ragusa di Sinistra Italiana ritiene che non basta soltanto esprimere piena solidarietà alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura. La battaglia contro le organizzazioni criminali non può essere demandata soltanto “ agli addetti ai lavori” ma deve potersi sviluppare , a Vittoria come in tutta la provincia, in un movimento per così dire di “antimafia sociale” che coinvolga cittadini, imprese sane, mondo della cultura e delle professioni e le organizzazioni di categoria.
In questo contesto al contrasto contro i gruppi intimidatori, violenti e armati si deve affiancare sempre più l’azione investigativa e repressiva verso quell’area grigia che rappresenta “la terra di mezzo” tra la malavita organizzata e spezzoni dell’economia formalmente legale. Senza l’ausilio di alcune professionalità specifiche (consulenti, commercialisti, legali, notai, banche, ecc.)difficilmente le bande armate possono riciclare i proventi illeciti in attività economiche apparentemente “pulite”. La nuova frontiera della lotta alla mafia quindi deve svilupparsi con eguale intensità e determinazione verso i gruppi “in doppio petto” che sotto una veste di rispettabilità offrono preziose collaborazioni professionali che spesso sconfinano nella contiguità. Una maggiore attenzione e vigilanza nel rigido rispetto dell’etica professionale certamente può consentire maggiore efficacia nello smantellamento di un sistema criminale integrato che per quanto riguarda Vittoria appare ben strutturato”.

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