Le società del deputato Gennuso hanno gli stessi commercialisti delle società dei Messina Denaro

I commercialisti di molte società dei familiari del superlatitante Messina Denaro, lo sono anche della Società Immobiliare Alberghiera Srl di proprietà della famiglia Gennuso”.

E’ quanto scrive il giornalista Paolo Borrometi nel libro “Un morto ogni tanto” da oggi – 25 ottobre – in libreria (edito Solferino) sul quattro volte deputato regionale siracusano Giuseppe Gennuso. Borrometi ricostruisce la scalata imprenditoriale prima e politica poi del deputato Gennuso, oggi ritornato – dopo l’arresto per voto di scambio politico mafioso – fra i banchi del Parlamento regionale siciliano.

“La società più importante della famiglia Gennuso ci porta insomma dritti dritti a Castelvetrano. […] I componenti del collegio sindacale incredibile ma vero, non ce n’è uno che non sia di Castelvetrano, la patria – tanto per citarne uno – dell’inafferrabile Matteo Messina Denaro”.

“Per chi non conosce bene la Sicilia e le sue distanze chilometriche, può non voler dire molto, ma occorre sapere che Rosolini dista da Trapani circa 400 chilometri: più o meno come Roma-Bologna, per intenderci, ma con infrastrutture ben diverse, che richiedono oltre quattro ore di strada in macchina da una destinazione all’altra, o all’incirca dodici ore e quarantacinque minuti, con tre cambi, per chi invece preferisse prendere un treno”.

Ed i commercialisti, rivela nel libro Borrometi, non rappresentano una “scelta qualunque”: sono i “commercialisti che annoverano tra i loro clienti «società e ditte» dei Messina Denaro” e sono fra “le concause” che portarono “nel giugno scorso allo scioglimento per mafia dello stesso Comune di Castelvetrano”. In quanto uno di loro era “consulente a titolo oneroso del comune”.

Un morto ogni tanto

Paolo Borrometi – “Un morto ogni tanto” – Editore “Solferino – Corriere della Sera”.

Il libro è in tutte le librerie da ieri, 25 ottobre. E’ stato presentato a Roma alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, del Consigliere del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, del Comandante Generale dell’Arma, Giovanni Nistri e dell’attore e regista, Pif.

Parte del ricavato del libro sarà devoluta in beneficienza all’Associazione “Vittime del Dovere” che è “oggi punto di riferimento per coloro che si trovano soli ad affrontare le difficoltà conseguenti alla perdita del proprio congiunto”.

Si definiscono “Vittime del Dovere” (ai sensi della Legge 23 dicembre 2006 n. 266 art. 1 comma 563 – 564) gli appartenenti a: Magistratura, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Polizie municipali” che hanno perso la vita in “eventi connessi all’espletamento di funzioni d’istituto e dipendenti da rischi specificamente attinenti a operazioni di polizia preventiva o repressiva o all’espletamento di attività di soccorso”.

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