“La città di Modica continua a non avere una biblioteca degna di tale nome. Sei anni fa, venne predisposto una “sistemazione temporanea” e, sulla scorta di tale decisione, fu allocata al secondo piano del “Palazzo della Cultura”, in uno “stanzino”che misura 3×4 metri, una vera indecenza!”. Inizia così una nota stampa del consigliere di Megafono, Michele Colombo.
“Ecco perché ho deciso di presentare un’interrogazione al sindaco Ignazio Abbate – dichiara Colombo -, affinché ci possa aggiornare sullo stato attuale dell’iter di spostamento della biblioteca comunale, reputando una offesa alla città ed ai cittadini, relegarla in uno spazio di pochi metri quadrati. Siamo abbondantemente fuori termine per poter definire tale sistemazione “temporanea”. Modica, città della cultura, città patrimonio dell’Umanità, non merita certamente una biblioteca così. Comprendiamo che questo sia uno dei problemi ereditati dalla precedente Amministrazione Buscema ma, nei fatti, resta una questione irrisolta”.
L’immenso patrimonio librario è stipato in diverse sedi e quindi non solo non è fruibile, ma è a rischio deterioramento.
“Con la mia interrogazione chiedo al sindaco di conoscere i tempi e le procedure utili per lo spostamento della biblioteca a “Palazzo Moncada” – commenta -, prestigiosa sede adiacente il Duomo di San Giorgio, secondo una previsione che è stata ipotizzata tempo fa.
Se questa strada non è percorribile, allora si trovi una sede idonea. Non possiamo continuare a tollerare una biblioteca incredibilmente relegata in uno stanzino.
Ritengo sia una priorità assoluta dotare la città di Modica di una Biblioteca che dia giusto lustro alla nostra città e non faccia torto agli illustri concittadini che, con le loro opere, l’hanno elevata al giusto rango che merita!
Chiedo al sindaco di farsi carico del problema chiudendo definitivamente questa triste – conclude Michele Colombo -, anzi tristissima, vicenda”.
Modica è notoriamente una cittadina colta e che ha meritatamente occupato i primi posti in ambito regionale.Purtroppo, da quando la politica è divenuta teatrino,esigenza di apparire, anche la cultura se non concede spazi a questa priorità degli esibizionisti di turno, ecco che diventa anch’essa un aspetto marginale.La biblioteca è uno strumento di crescita ma evidentemente non di protagonismo politico.Se cambiano gli attori della politica, verosimilmente la biblioteca comunale potrà occupare spazi più consoni. Sognare aiuta a vivere !