In Italia, in ogni settore della società, c’è sempre stato qualcuno che ha provato a porre in essere strategie che gli avrebbero consentito di perseguire obiettivi altrimenti non raggiungibili per incapacità o altre ragioni.
Tali soggetti, presenti nell’economia, nella politica, nella cultura, non hanno disdegnato di attuare i loro piani anche nel settore della sanità, incuranti, da veri criminali, di porre a rischio la salute o la vita delle persone.
Assurgono infatti agli onori della cronaca casi di medici che per decenni hanno esercitato la professione in strutture pubbliche pur non avendo mai conseguito la laurea.
Andrea Stampini, ferrarese, 65 anni, per anni responsabile del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ex ospedale di Riva del Garda (Tn), poi medico a chiamata ed attualmente in pensione, ha esercitato le funzioni di ginecologo senza aver mai conseguito la laurea. A Bologna non risulta che l’ex studente di medicina l’abbia mai ottenuta, una scoperta che ha indotto l’Ordine dei medici di Ferrara, dove Stampini era iscritto, a cancellarlo dall’elenco. La vicenda è emersa proprio grazie ad un documento ufficiale dell’Ordine di Ferrara, datato 30 settembre 2015, intercettato dal quotidiano trentino l’Adige che poi ha pubblicato la notizia ricostruendo nei dettagli la vicenda.
Nell’atto stilato dall’Ordine estense viene riportata la data in cui Stampini fu iscritto nell’Albo dei medici di Ferrara, il 19 ottobre 1978, giusto 37 anni fa. Iscrizione ottenuta grazie alla presentazione di certificato di laurea ed abilitazione munite di autentica notarile, che però in base ad un accertamento eseguito dall’Ordine estense non risultano essere autentici. Al punto che lo stesso Ordine ferrarese, presieduto da Bruno Di Lascio, ha dichiarato – il 29 settembre scorso – la decadenza di Stampini «non sussistendo ad origine i requisiti previsti dalla legge per l’iscrizione all’albo professionale» e «stante l’insussistenza del valore legale della tesi di laurea ai fini dei requisiti previsti dalla legge per l’iscrizione all’albo».
Il caso ha iniziato a muovere i primi passi il 9 luglio scorso, quando i Carabinieri del Nas di Bologna si sono presentati nella sede dell’Ordine di Ferrara per acquisire la copia dei certificati di laurea ed abilitazione consegnati da Stampini al momento dell’iscrizione. La vicenda è apparsa subito poco chiara e quello stesso giorno da Ferrara parte all’indirizzo dell’Università di Bologna la richiesta di confermare data, luogo e voto finale della laurea oltre che dell’esame di abilitazione. Dal capoluogo felsineo, il 23 luglio scorso, arriva la risposta che conferma i dubbi dell’Ordine estense e dei Carabinieri del Nas: l’abilitazione non risulta essere mai stata conseguita.
L’Ordine di Ferrara non perde tempo e il 28 luglio ne dispone «la sospensione immediata dall’esercizio della professione di medico».
La cosa curiosa è che tutto questo salta fuori dopo quasi 40 anni. Da due anni, fra l’altro, è in pensione.
In tutti questi anni, quanto male avrà procurato agli ignari pazienti ?
Ma non è l’unico caso.
A Magenta, all’ospedale Fornaroli, Achille Alemanni dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica e della mano avrebbe esercitato la professione pur non essendo stato mai un medico.
«Dal 2009 abbiamo avviato una serie di controlli a tappeto sui titoli dei nostri professionisti – spiega il direttore sanitario Massimo Lombardo -. Abbiamo completato quelli relative agli ospedali di Legnano, Cuggiono e Abbiategrasso, a Magenta sono in via di conclusione. Il 2 aprile l’ordine dei medici di Pavia ci ha comunicato che il certificato presentato da Alemanni non era veritiero». L’iscrizione all’ordine è essenziale per lavorare in un ospedale. Il sospetto è che il medico che per tanti anni ha lavorato con professionalità al Fornaroli, non abbia mai conseguito la laurea.
«Siamo in attesa di una risposta dall’università di Torino – aggiunge Lombardo – . Abbiamo aperto un procedimento disciplinare con sospensione cautelare per arrivare al conseguente licenziamento il 7 aprile e presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica». Il medico non avrebbe fornito alcuna spiegazione.
A Bassano del Grappa il signor Stampini lavorò e fu per anni primario nell’ospedale della città veneta.
L’Asl di Bassano del Grappa è pronta ad avviare le procedure per chiedere il risarcimento dei danni e la restituzione degli stipendi ad Andrea Stampini, 65enne ferrarese in pensione sotto indagine per aver svolto la professione di medico senza averne la laurea.
Troppi casi ,e non sono solo quelli descritti, in un settore tanto delicato come quello della Sanità !
La domanda che credo molti italiani si porranno venendo a conoscenza di una simile notizia è : perché la verifica del conseguimento della laurea non avviene all’atto dell’assunzione ?
Tenuto conto che i furbi non mancano certamente nel nostro Paese, come si fa a dare per scontato che un sedicente medico abbia davvero conseguito la laurea ?
Quanto attuato da questi falsi medici è qualcosa di eccezionalmente grave ma non lo è di meno la mancata verifica dei requisiti professionali all’atto dell’assunzione da parte dei soggetti preposti a tale compito.
Se non si corre ai ripari, davvero il nostro Paese diventa la zona franca per i lestofanti !