Lo sport vicino alla popolazione della Sardegna, un minuto di silenzio per “non dimenticare”

Parlare di calcio e di sport in generale in questo momento non è facile, ma lo sport italiano nel fine settimana appena andato in archivio ha voluto essere vicino alla popolazione della Sardegna e alle famiglie delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’isola.

In tutti i campi dove si sono svolte delle manifestazioni sportive, si è osservato un minuto di silenzio per “non dimenticare” i nostri fratelli che stanno vivendo momenti difficili.  

Un bel gesto che non è stato l’unico in favore della Sardegna. Diverse, infatti, sono state le iniziative portate avanti dalle varie Federazioni per sostenere e aiutare concretamente le zone alluvionate che hanno subito danni ingenti e hanno bisogno dell’aiuto di tutti per risollevarsi.

Il popolo sardo, ne siamo certi, con la sua caparbietà riuscirà a risollevarsi e a tornare più forte di prima, ma se c’è il sostegno (e speriamo non sia solo dal mondo dello Sport) e l’appoggio del resto della Nazione per la Sardegna tutto diventerà più semplice e fattibile.

Lo sport (quello vero, quello con la S maiuscola) ha la capacità di unire e di essere solidale con chi attraversa un momento difficile e nel suo piccolo è riuscito a dimostrare di essere vicino e solidale con la Sardegna.

Ogni piccolo gesto (come il minuto di assoluto silenzio, finalmente osservato rispettosamente in tutti i campi) e l’impegno fattivo di tutte le Federazioni, di tutte le società, di tutti i tifosi che hanno dimostrato di sapersi attivare mostrando il loro vero volto di amicizia, solidarietà e fratellanza, non potrà che sollevare il morale della popolazione alluvionata.

FORZA SARDEGNA

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sono nato a Modica in un giorno che (purtroppo) coincide con una data storica 11 - 9 -1966. Ho studiato all'Istituto Tecnico Commericiale "Archimede" di Modica. Da sempre ho avuto la passione per lo sport e per il calcio in particolare. Dopo aver giocato a livello giovanile nel Modica calcio dopo un brutto infortunio al ginocchio ha pensato di vivere nel mondo dello sport da una diversa angolazione raccontando agli altri quello che succede nei vari campi e nelle varie manifestazioni sportive riuscendo a trasformare un mio hobby in lavoro. Ha iniziato a lavorare come giornalista agli inizi degli anni 80' (82/83) a Rtm pe rpoi passare a Video Mediterraneo. Tornato a Modica dopo quattro anni a Vignola (Mo) ho ricominciato curando lo sport "minore" a Video Regione per poi passare a VideoUno. Dal 2004 scrivo per il Giornale di Sicilia con belle esperienze nei giornali on line quali Giornale di Ragusa e La Spia.

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