L’omicidio dell’affiliato alla ‘Ndrangheta Michele Brandimarte è di matrice mafiosa. Trafficava stupefacenti

Michele Brandimarte
Michele Brandimarte

Il delitto di Michele Brandimarte, “pregiudicato per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti ed affiliato alla cosca calabrese “Piromalli – Mole”, è un “omicidio di matrice mafiosa”.

A definirlo, per la prima volta molto chiaramente, è la Direzione Nazionale Antimafia nella relazione presentata oggi al Senato dal Procuratore Nazionale, Franco Roberti.

La Dna ricostruisce l’accaduto, anche grazie – si legge – al pentimento di Pietro Noto (nipote del più famoso Giovanni Noto, clan D’Agosta-Noto) che ha iniziato (aprile 2015) a collaborare con la giustizia e ha reso importanti dichiarazioni relative all’ambiente criminale in cui è maturato l’omicidio Brandimarte.

L’omicidio sarebbe stato commesso alle ore 18,30 circa a Vittoria (Ragusa) dal pregiudicato e parente della vittima, Domenico Italiano.

Le Procure Distrettuali di Catania e Reggio Calabria, a seguito dell’attività d’indagine, hanno delineato “i contorni della vicenda”.

Dalle indagini sono emersi contatti tra la criminalità ragusana e il gruppo criminale riconducibile alla cosca “Piromalli -Mole’” di Gioia Tauro, per il traffico di sostanze stupefacenti.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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