Loris, parla il nonno Andrea a “cuore aperto”. “Amo mio figlio. Lui e Loris le vere vittime”

“Io amo la mia famiglia, mio figlio Davide ed i miei nipoti. Sono e sarò sempre accanto a lui ed a loro perché lui, insieme a Loris, sono le vere vittime di tutta questa tristissima ed assurda storia”.

A parlare, a cuore aperto, è Andrea Stival, padre di Davide e nonno del piccolo Loris. L’uomo, con la dolcezza di un padre che vuole aiutare e sorreggere un figlio in un momento di grandissima difficoltà, usa parole dolci.

“Sto soffrendo, come padre e come nonno”.

Andrea, stesso nome del piccolo Andrea Loris, precisa che: “I princìpi della nostra famiglia sono saldi, non abbiamo niente a che fare con tutto quello che sta emergendo e con le “bugie”, se tali saranno, di Veronica Panarello. Ho incontrato pochissime volte la famiglia di Veronica, in dieci anni forse solo due volte, e la loro vita familiare è lontana anni luce dalla mia, dalla nostra”.

Andrea Stival, inoltre, tiene a precisare che: “Non ho mai minacciato nessuno, meno che meno il signor Mandarà come è uscito sulla stampa. È vero che io lo chiamai ma non per minacciarlo. Non è mia abitudine minacciare la gente e se da quella telefonata è emerso ciò, mi spiace. Molto.

Da queste parole, la precisazione della propria esistenza, sempre dedita al lavoro ed alla famiglia. “Io sono una persona umile e, passato questo clamore mediatico che sta nostro malgrado avvolgendo la mia famiglia, speriamo di poter continuare a vivere una esistenza che senza Loris non sarà più la stessa”.

E’ il nonno Stival, infine, a tracciare il ritratto del piccolo nipotino. “Loris era il ritratto di suo padre, un bimbo tanto bello quanto dolce. Lo vogliamo riabbracciare, seppur per l’ultima volta. Chi ha sbagliato, chiunque sia, deve pagare. Non si può uccidere un bambino, in quel modo. A maggior ragione se è una persona che avrebbe dovuto difenderlo e non dire bugie sul suo conto. Amo mio figlio ed i miei nipoti. Vorrei fosse un brutto incubo – conclude Andrea Stival – ma temo che tutto ciò sia una realtà tanto brutta da superare qualsiasi finzione”.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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