L’uomo nero, il sangue e la verità

La strage di Bologna non è solo il più grave atto terroristico avvenuto in Italia dal dopoguerra (85 persone uccise e 216 tra feriti e mutilati), è soprattutto un piano terroristico su cui ancora oggi non c’è piena verità.

Nella strage furono coinvolti personaggi di (almeno) quattro formazioni della destra eversiva: i Nuclei armati rivoluzionari (Nar), Terza Posizione, Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale.

E subito dopo lo scoppio della bomba, iniziò il depistaggio organizzato da Licio Gelli, al quale presero parte giornalisti ed esponenti dei servizi segreti.

Lo racconto nel mio libro, Traditori, nei minimi particolari. Partendo “dall’uomo nero”, Paolo Bellini. Una storia su cui ci sarebbe da scrivere più di un film e che, a leggerla, non sembra neanche vera.

Lui, il nero, ultimo in ordine di tempo tra i condannati per la strage. Lui che divenne latitante. Lui del quale non si trovavano neanche le impronte digitali, nascoste da alcuni militari. Lui che entrò nella ‘Ndrangheta per poi diventarne “pentito”. Lui che si trovava in Sicilia durante le riunioni dei boss che disegnavano l’attacco allo Stato del 92’-93’.

Lui, a casa del quale, si trovava – tenetevi forte – il procuratore di Bologna, Ugo Sisti, il giorno dopo la strage. Si, esattamente così. Il procuratore a casa della famiglia di uno dei responsabili.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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