Mafia a Messina: nave e pub a fuoco, sgominato clan emergente dei Barcellonesi. Otto arresti

Otto componenti di un gruppo emergente della cosca mafiosa dei ‘Barcellonesi’, specializzato nel racket delle estorsione ai danni di locali notturni del versante tirrenico della provincia di Messina e di compagnie di navigazione turistica nelle Isole Eolie, sono stati arrestati dai carabinieri di Messina e del Ros.

L’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, ha permesso di risalire agli autori di due diversi incendi avvenuti, nel 2014, che hanno provocato la distruzione di una discoteca e di una piccola nave impiegata per le crociere turistiche nelle isole Eolie con danni per quasi due milioni di euro.

Dalle indagini dei carabinieri e’ inoltre emerso che il coinvolgimento del gruppo in un vasto traffico di sostanze stupefacenti per rifornire i locali estivi del litorale messinese e in una sanguinosa rapina ai danni di un supermercato di Tripi, dove i malviventi spararono contro un cliente che aveva tentato di ostacolarne la fuga.

Sono confluite le dichiarazioni di due nuovi collaboratori di giustizia nell’operazione “Gotha 5 ter” sfociata nell’esecuzione di otto arresti in carcere nei confronti di un gruppo emergente di giovani descritti dagli investigatori come spietati e violenti.

“Prosegue l’azione positiva dell’attivita’ di contrasto – ha detto il procuratore capo Guido Lo Forte che ha coordinato le indagini con i sostituti della Dda Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo – in cui questo flusso di collaboratori nel barcellonese non si arresta. Il gip ha descritto la natura di questo gruppo e la pericolosita’ delle azioni, cioe’ la sovrabbondanza della violenza rispetto all’obiettivo e questo costituisce la differenza tra le nuove leve e le vecchie menti pensanti. In questi non c’e’ il filtro di psicologia criminale delle vecchie leve. Questo denota attitudine indiscriminata alla violenza”.

L’arresto e’ scattato per Giuseppe Ofria 21 anni, di Milazzo, Bartolo D’Amico, 26 anni, di Messina, Marco Chiofalo, detto Balduccio, 22 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, come Salvatore Chiofalo, 26 anni, e Santino Benvenga, detto Gigi, 23 anni; Giovanni Fiore, 26 anni di Milazzo, Tonino Biondo, detto ‘Palloncino’, 40 anni, e Carmelo Crisafulli, 25 anni, di Messina. Associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, estorsione,rapina, armi, furto e incendio aggravati dall’aver agevolato l’associazione mafiosa dei ‘Barcellonesi’, i reati contestati a vario titolo.

I due collaboratori sono Franco Munafo che aveva preso le redini del gruppo D’Amico dopo il pentimento di quest’ultimo e poi Alessio Alesci. L’indagine ha fatto luce sugli attentati incendiari ai danni della discoteca sala ricevimenti Villa Liga di Furnari con un milione di euro di danni e di una nave la Eolo d’oro impiegata per mini crociere nelle Isole Eolie con danni per 800mila euro.

Fatti avvenuti il 13 agosto e il 3 dicembre. Il rogo a villa Liga fu deciso da Alesci e Munafo’ e da Ofria dopo che quest’ultimo durante una serata danzante ebbe una discussione con alcuni addetti al servizio di sicurezza del locale. Secondo i collaboratori Ofria voleva vendicarsi con chi non l’aveva rispettato mentre l’incendio della nave ha a che fare con problemi di concorrenza tra societa’ di trasporto turistiche. Il gruppo aveva messo in piedi anche un traffico di droga ed era in grado di poter disporre di armi.

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