Mafia: clan del Trapanese, 10 condanne con il rito abbreviato

Le condanne arrivano nel giro di poco piu’ di un anno dal momento dei fermi: la sentenza del Gup del tribunale di Palermo Nicola Aiello chiude il processo Visir, in abbreviato, contro dieci dei presunti appartenenti alla cosca di Marsala (Trapani). Accolta l’impostazione dei pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, in un processo in cui dalle intercettazioni ambientali erano emersi i collegamenti e i tentativi di parlare con il superlatitante Matteo Messina Denaro. Certo e’ il controllo del territorio da parte delle cosche, capaci di imporre il pizzo e di controllare appalti e forniture. Cosi’ le condanne: al reggente del clan marsalese, Vito Vincenzo Rallo, sono stati inflitti 16 anni; al suo braccio destro Nicolo’ Sfraga 14; 9 a Calogero D’Antoni; 12 e 8 mesi al capo di una delle fazioni, Vincenzo D’Aguanno; 10 anni e 8 mesi a Giuseppe Giovanni Gentile; 12 ciascuno a Simone Licari, Ignazio Lombardo e Michele Lombardo; 10 a Aleandro Rallo e infine 5 anni e 4 mesi a Massimo Salvatore Giglio.
Secondo la ricostruzione di chi indaga, in una riunione a Strasatti, vicino a Petrosino (Trapani), a gennaio 2015, Sfraga fece sapere di avere ricevuto un incarico da Messina Denaro, per fare ordine nelle famiglie, minacciando in caso di riluttanza a obbedire, reazioni violente.

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