Arnaldo Capezzuto, giornalista e blogger napoletano, ha subito intimidazioni e minacce per le sue inchieste sui clan della camorra di Forcella.
Ester Castano, giornalista dell’agenzia “La Presse”, ha subito intimidazioni a causa delle sue inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in alcuni Comuni della Lombardia. I suoi articoli hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del primo Comune lombardo (Sedriano, in provincia di Milano).
Marilu’ Mastrogiovanni, direttrice del web-magazine “Il tacco d’Italia” di Lecce, ha subito minacce e altre vessazioni dopo la pubblicazione di alcuni reportage sui rapporti tra politica e criminalita’ organizzata nel Salento.
David Oddone, caporedattore del quotidiano “La Tribuna Sammarinese”, ha subito intimidazioni e pesanti ritorsioni di carattere giudiziario dopo la pubblicazione di alcune inchieste sui rapporti tra il mondo della finanza ed alcuni esponenti della criminalita’ organizzata nella Repubblica della Rocca.
Roberta Polese, giornalista professionista, collabora con il “Corriere del Veneto” (dorso locale del Corriere della Sera) ha dovuto fronteggiare una serie di azioni giudiziarie, in sede civile e penale, per un articolo pubblicato dal quotidiano “Il Padova” (Gruppo Epolis), per il quale lavorava, entrato poi in crisi e successivamente fallito.
La prefazione e’ dell’ex Procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore. “L’Italia dell’informazione che da’ fastidio – scrive Lepore -. Letta, pero’, con gli occhi di chi ha vissuto un’esperienza unica. Inattesa. Traumatica. Penso alla vita blindata di Federica e di Paolo, al disagio di Roberta, alla coraggiosa solitudine di Marilu’, alla rabbia di Arnaldo, Ester e David. Ma anche all’amletica ironia di Giuseppe, giornalista in terra di ‘ndrangheta. Ma loro, gli otto autori del libro (non a caso tutti giovani e motivati) hanno avuto coraggio. Quel coraggio di ribellarsi che – parafrasando il dialogo tra don Abbondio e il cardinale Federigo Borromeo – se uno non ha, non lo puo’ certo inventare. Lo stoicismo di sfidare le ire dei potenti e le intimidazioni dei prepotenti, che come nel caso di Paolo Borrometi, non ci hanno pensato due volte prima di mandarlo in ospedale, con la raccomandazione di non provarci una seconda volta. Insomma, fare informazione – conclude Lepore -, e farlo con tutti i crismi del giornalismo d’inchiesta (quello che non guarda in faccia nessuno ed e’ a fondamento del diritto di cronaca), puo’ costare caro”.
(FONTE: AGI)
8 Eroi…..uomini e donne fantastici che tutti dovremmo prendere come esempio!!!!!!Avete tutta la mia più profonda ammirazione….grazie di esistere!!!!