E’ stata chiesta la condanna per sei presunti fiancheggiatori del boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Il procedimento si svolge dinanzi al gup di Palermo ed il pubblico ministero Paolo Guido ha richiesto 14 anni di reclusione per Pietro Giambalvo, Michele Gucciardi e Domenico Scimonelli; 10 anni per Vincenzo Giambalvo e Michele Terranova; 3 anni e 4 mesi per Giovanni Loretta. Si tratta di alcuni dei soggetti arrestati la scorsa estate nell’ambito dell’operazione “Ermes” condotta dal Servizio centrale operativo, dalle Squadre Mobili di Trapani e Palermo e dai Carabinieri del Ros. L’indagine riguardava dieci persone, accusate di aver organizzato e gestito una rete di comunicazione basata sui pizzini, che venivano nascosti nelle campagne di Mazara del Vallo, Salemi, Santa Ninfa e Partanna. Verranno giudicati con il rito ordinario a partire dal 22 aprile – dinanzi al Tribunale di Marsala – Sergio Giglio, 46 anni, allevatore di Salemi, Ugo Di Leonardo, di 74, ex geometra del Comune di Santa Ninfa, Giovanni Mattarella, 50 anni, commerciante e presunto affiliato alla famiglia mafiosa di Mazara, e Leonardo Agueci, 28 anni, ragioniere, di Gibellina. Secondo gli investigatori la centrale di smistamento dei pizzini era all’interno di una masseria in contrada Lippone (tra Salemi e Mazara del Vallo) e veniva pilotata da Vito Gondola, di 77 anni accusato di essere il capomafia della famiglia di Mazara del Vallo. Sin dall’inizio del procedimento l’anziano boss non ha preso parte al processo per motivi di salute e il pm non ha avanzato alcuna richiesta. Il procedimento riprendera’ il 4 aprile per le repliche dei legali degli imputati. La sentenza e’ prevista entro fine aprile.