Mafia: sequestro da 1,6 mld a fratelli Virga, duro colpo a impero del calcestruzzo

La scure della Direzione investigativa antimafia di Palermo questa volta si e’ abbattuta sull’impero dei Virga, fatto di calcestruzzo e appalti. Beni immobili e mobili, rapporti bancari, e imprese per oltre un miliardo e 600 milioni di euro, riconducibili ai fratelli Carmelo, Vincenzo, Anna e Francesco Virga, imprenditori originari della provincia di Palermo. Il sequestro, rappresenta, per valore complessivo, uno dei piu’ ingenti mai operati. 

Il provvedimento, che trae origine da una proposta del direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, ed emesso dal presidente della Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto, trae origine dalle complesse indagini economico-patrimoniali, effettuate dagli investigatori antimafia d’intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia, evidenziando come i Virga abbiano beneficiato del determinante appoggio di Cosa nostra per l’aggiudicazione di lavori e di appalti pubblici nel settore dell’edilizia. Infatti, gli stessi, appartenenti alla famiglia mafiosa di Marineo, legata al mandamento di Corleone, sono riusciti, nel tempo, a sviluppare e a imporre il loro “gruppo imprenditoriale” anche attraverso il cosiddetto “metodo Siino”, consistente nell’organizzazione di “cartelli” tra imprenditori, per l’aggiudicazione pilotata degli appalti pubblici. 

Mafia: sequestro da 1,6 mld, i Virga tra Cosa nostra e antiracket 

Il tentativo della mafia di diventare antimafia per restare sostanzialmente Cosa nostra. “I Virga, a un certo punto, hanno ritenuto di avvicinarsi alle associazioni antiracket, denunciando qualche episodio estorsivo”. Lo ha affermato il colonnello Riccardo Sciuto, dirigente della Dia di Palermo, commentando il provvedimento di sequestro da 1,6 miliardi nei confronti degli imprenditori Virga, a seguito delle complesse indagini svolte dalla Dia e coordinate dal procuratore aggiunto Dino Petralia. I Virga si sono anche costituiti parte civile a un processo. “Si e’ trattata di una vera e propria strategia – ha aggiunto – un tentativo messo in atto probabilmente per affrancarsi dalle indagini sul loro conto”. E per salvare “un patrimonio accumulato ingiustificabile. Stiamo parlando di un miliardo e seicento milioni, una stima prudenziale tra cui tre trust, circa 800 immobili tra ville, opicifici, automezzi di ogni genere”.

Gli investigatori hanno anche scoperto una altra “mossa” strategica e per certi versi innovativa. Per occultare gran parte dei patrimoni gli imprenditori di Marineo avrebbero infatti dirottato su 3 “trust”, una ingente parte dei beni a loro originarimante intestati: “ad amministrare i tre trust – ha detto Lusi – era comunque il loro commercialista, il palermitano Francesco Maria Rappa”. Di certo, “quello di oggi eseguito nei confronti della famiglia Virga e’ certamente uno dei piu’ ingenti sequestri mai effettuato nella storia ventennale della Dia, se non uno dei piu’ grossi nel nostro Paese.

Un provvedimento frutto di una lunga, articolata e complessa indagine che si e’ chiusa a maggio scorso: immobili, decine e decine di conti correnti, automezzi e per un valore che si aggira a circa un miliardo e seicento milioni. Una somma enorme per un nucleo familiare che fino a 30 anni fa aveva al suo interno carpentieri, manovali, casalinghe”, ha detto il generale Adelmo Lusi, vice direttore operativo della Dia, nel corso della conferenza stampa nella sede di Palermo, durante la sono stati illustrati i particolari della misura emessa dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo su proposta della Dia. I Virga – Carmelo (66 anni), Vincenzo (78 anni), Anna (76 anni), Francesco (71 nni), e Rosa (68 anni) – con le loro imprese, una trentina poste sotto sequestro, avrebbero partecipato, da sempre, alla spartizione degli appalti pubblici, attraverso il cosiddetto “sistema Siino” raccogliendo un patrimonio “vastissimo” grazie all’accordo con Cosa nostra e a uomini vicini a Toto’ Riina. 

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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