Mafia: Tina Montinaro, ‘continueremo ad essere presenti’

“Oggi più che mai, nel giorno in cui Antonio Montinaro avrebbe compiuto 61 anni, io posso dire, ancora una volta: non ci hanno fatto niente! Se dopo tanti anni per questo compleanno sono presenti tutte le istituzioni e il ministro dell’Interno veramente, non ci hanno fatto niente e noi continueremo ad essere presenti in questa città”. Lo ha detto Tina Montinaro, moglie del caposcorta del giudice Falcone morto nell’attentato di Capaci del 1992, e presidente dell’associazione Quarto Savona 15, nome in codice della scorta del giudice, che da oggi ha sede in un bene confiscato alla mafia, a Palermo in via Turr. Alla cerimonia di consegna delle chiavi e della targa, oltre al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e a Tina Montinaro, hanno partecipato il sindaco Roberto Lagalla, il prefetto Maria Teresa Cucinotta, il prefetto Bruno Corda, direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

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