Il 75% dei familiari delle vittime innocenti di mafia non conosce la verita’ e non puo’ avere giustizia. Lo dice l’associazione Libera, che da oltre 23 anni ricerca e raccoglie le storie delle vittime innocenti delle mafie, accompagnando i familiari nell’incontrarsi, nel riconoscersi e nel camminare insieme nel percorso di emersione dal dolore. Grazie alle generose testimonianze dei familiari, in questi anni Libera ha raccolto un patrimonio prezioso di storie, dal valore etico, storico e sociale, inestimabile. Non si tratta solo di storie individuali o familiari: sono le storie dei nostri territori che, riunite insieme, raccontano un pezzo di Storia del nostro Paese. E in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolgera’ il 21 marzo a Foggia e in migliaia di luoghi d’Italia, in Europa e in America Latina, Libera presenta “Vivi”, un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove sono raccolte tutte le storie delle vittime innocenti delle mafie, un album collettivo in cui ritrovare la memoria dei propri territori.(vivi.libera.it).
E oggi Bari accogliera’ le centinaia di familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia che si ritroveranno alle 15,30 presso la Fiera del Levante per l’assemblea dei familiari delle vittime innocenti delle vittime delle mafie mentre alle 19.00 si svolgera’ la Veglia di riflessione, silenzio e preghiera presso la Cattedrale di San Sabino in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“E’ importante- commenta Daniela Marcone, vicepresidente nazionale Libera e responsabile Libera Memoria – ricordare le oltre 970 persone uccise dalle mafie nella loro vitalita’, nel loro essere madri, padri, figli, sorelle, mogli e mariti, cittadini del nostro stesso mondo. La memoria che custodiamo e’ fatta di ricordi vivi che restituiscano ai familiari come me una speranza importante, che permetta percorsi difficili di vita e di ricerca di una verita’ processuale imprescindibile. Il 75% dei familiari delle vittime innocenti di mafia non conosce la verita’ e non puo’ avere giustizia”. Ogni anno nel percorso di avvicinamento al 21 marzo negli archivi di Libera si aggiungono periodicamente nuove storie. “Storie – viene sottolineato – che ci aiutano un po’ di piu’ nel rendere questo elenco piu’ aderente ai fatti, storie che sono parte della Storia d’Italia. Ma piu’ le storie aumentano e piu’ ci accorgiamo di trovarci di fronte a uno sterminio. Per questo motivo e’ importante essere il 21 marzo, primo giorno di primavera, a Foggia e nei migliaia di luoghi d’Italia,in Europa e America Latina dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie e della corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma impegno per il cambiamento”. Sono 972 i nomi delle vittime innocenti inserite nell’elenco, 104 sono i minori. Il 45% delle vittime sono state uccise in Sicilia, segue la Campania con il 20% delle vittime e il 17% in Calabria. Il picco di omicidi si e’ verificato nel 1982 e nel 1990. In Puglia le vittime innocenti sono state 70 di cui almeno il 30% donne e bambini.