Dopo l’articolo pubblicato questa mattina (LEGGI) sulle minacce dei familiari del capomafia Michele Crapula alla Polizia di Avola, ecco le reazioni.
Antoci (Pd), minacce a Polizia gravissime, immediato intervento Stato
(AGI) – Roma, 11 nov. – “Siamo alla follia, le gravissime minacce alla Polizia siracusana da parte dei familiari del boss Michele Crapula, capomafia al 41bis, sono gravissime. Ci vuole una pronta ed immediata reazione dello Stato, come responsabile legalità del Pd nazionale mi impegno a chiedere un immediato intervento delle autorità competenti”.
E’ quanto afferma il Responsabile nazionale Legalità del Partito Democratico, Giuseppe Antoci, in relazione all’inchiesta giornalistica diventata virale in rete e tramite i social network, in cui si sente chiaramente i familiari del boss di ‘cosa nostra’ Michele Crapula minacciare la Polizia di Avola, in provincia di Siracusa.
“Ancora una volta dobbiamo dire grazie alla Polizia per il lavoro che svolge quotidianamente, agli inquirenti tutti ed ai giornalisti come Paolo Borrometi che accendono fari sulle realtà più periferiche del nostro Paese.
Il Partito Democratico sarà inflessibile, ci vogliono segnali concreti a partire dalla provincia di Siracusa, nessuno può minacciare la Polizia e restare impunito”.
Mafia: Giarrusso (M5S), Polizia non si tocca, gravissime le minacce
(AGI) – Roma, 11 nov. – “Le minacce dei familiari del boss Michele Crapula alla Polizia di Avola sono inaccettabili, a nome del Movimento 5 Stelle chiediamo un immediato intervento dello Stato per riaffermare che, anche nel siracusano, le Istituzioni sono più forti di un clan”.
E’ quanto afferma il senatore del Movimento 5 Stelle, Mario Michele Giarrusso, componente della commissione Antimafia, relativamente all’inchiesta giornalistica condotta da Paolo Borrometi, diventata virale in rete e tramite i social network, in cui si sente chiaramente i familiari del boss di ‘cosa nostra’ Michele Crapula minacciare gli agenti del Commissariato di Avola.
“Adesso basta, grazie al giornalista Paolo Borrometi da tempo leggiamo della totale spudoratezza di un feroce clan, il clan Crapula. Bisogna riprendere quelle inchieste giornalistiche ed io chiederò all’Antimafia di audire al più presto gli inquirenti siracusani, la magistratura catanese ed il giornalista Borrometi.
Non ci possono essere zone franche ed i familiari del capomafia Crapula hanno superato il livello consentito.
Massima solidarietà alla Polizia di Avola ed agli inquirenti tutti e vicinanza alla Procura distrettuale di Catania, da tempo impegnata a fare luce su questo lembo di terra”.
Mafia: Lumia (Pd), intervenire subito nel siracusano, solidarietà a Polizia
Palermo, 11 novembre 2017 – “Solidarietà alla Polizia di Avola per le gravi ed intollerabili minacce ricevute dai familiari del capomafia Michele Crapula al 41bis per mafia”.
E’ quanto afferma (LEGGI) il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, relativamente all’inchiesta giornalistica condotta da Paolo Borrometi in cui si sente chiaramente i familiari del boss di Cosa nostra Michele Crapula minacciare gli agenti del Commissariato di Avola.
“Quanto sta accadendo ad Avola è incredibile – aggiunge – si pensa che lo Stato non esista, chiederemo una risposta forte alle Istituzioni. Servono risposte chiare ed immediate”.
“La settimana prossima presenterò un’interrogazione parlamentare sul clan Crapula – conclude l’esponente del Pd – partendo dalle coraggiose inchieste del giornalista Paolo Borrometi, al quale va tutta la mia stima e vicinanza per l’indispensabile lavoro di verità che sta conducendo”.
Corrao M5S Europa: “Solidarietà agli agenti, ma il Governo smetta di tagliare risorse alle forze dell’ordine”
Bruxelles 11 novembre 2017 – “Fino a quando il Governo di questo paese, con la complicità delle forze politiche di maggioranza, non comprenderà che le forze di polizia vanno dotate di maggiori risorse, uomini e mezzi, episodi come quelli delle minacce nei confronti degli agenti di polizia di Avola nel Siracusano da parte di mafiosi, diventeranno sempre più frequenti, mostrando un pericoloso arretramento dello Stato nei confronti della criminalità. Agli agenti giunga la mia più totale solidarietà”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao in seguito all’inchiesta del giornalista siciliano Paolo Borrometi in cui emergono distintamente minacce agli agenti del Commissariato di Avola da parte dei familiari del boss di cosa nostra Michele Crapula. “Le forze di polizia, gli inquirenti, le Procure e i cittadini – aggiunge Corrao – non devono essere lasciati soli. L’Italia, a differenza di molti stati membri dell’Unione Europea, ha una legislazione molto ferrea e puntuale nei confronti delle organizzazioni criminali, ma a mancare sono le risorse per le forze di polizia che sono in prima linea a fronteggiare i delinquenti. Oltre a ribadire solidarietà – conclude Corrao – auspichiamo che Roma tagli sprechi, auto blu e voli di stato per destinare più risorse alle forze dell’ordine”.
Lo Stato deve farsi duramente militare, questi soggetti non hanno diritto ad uno stato di giustizia, ma ad una giustizia da parte dello Stato. Bisogna trincerarli e giustiziarli sul nascere delle offese, con un ALT, CHI VA LA, FERMO LA O SPARO. Il perbenismo non funziona e il Diritto applicato al cittadino avulso da una mentalità è da un agire mafioso, non può essere applicato a tal soggetti che tirano sprangate e riversano veleno sullo Stato , prima quello Sociale e poi quello di Diritto. Occore il duro agire dello Stesso, reazioni esemplari per la tutela del territorio, dei deboli che chiedono allo Stato costanti GARANZIE. Per questi “Signori” un colpo e VIA, senza chiamare in causa per il loro mantenimento nelle carceri, ancora una volta quella schiera folta di cittadini onesti ricordati quasi sempre come CONTRIBUENTI.