Tredici classi della Giovanni XXIII di Modica inizieranno l’anno scolastico con almeno una settimana di ritardo a causa della chiusura di due dei tre plessi presenti nell’ Istituto. E’ stato annunciato, solamente oggi (un giorno prima del previsto inizio delle lezioni), dal Vice Sindaco Giorgio Linguanti.
“Al problema strutturale dei due corpi – dicono dal Comune di Modica – hanno contribuito in maniera cospicua l’azione distruttiva delle radici degli alberi che abbiamo appena finito di estirpare.” Ricordiamo che i lavori per estirpare i pini, citati nella nota del Vice Sindaco, sono stati avviati una settimana. Ricordiamo anche che il 31 marzo scorso il Primo cittadino modicano aveva dichiarato che era stata ripristinata la piena agibilità di tutti i plessi dell’Istituto Scolastico “Giovanni XXIII”.
– Come mai i lavori sono iniziati pochi giorni prima dell’inizio delle scuole, causando non poche difficoltà ai genitori già organizzati e che dovranno, certamente, accompagnare gli alunni in altri edifici magari molto distanti?
– Come mai a marzo 2016 tutti i plessi dell’edificio erano stati dichiarati agibili, e dopo “soli” 5 mesi, pare che “l’azione distruttiva delle radici degli alberi” abbia perfino compromesso la solidità strutturale di due plessi del fabbricato?
Per carità, dobbiamo apprezzare molto l’interesse mostrato dal Comune che ha avviato l’indagine conoscitiva, seppur grazie ai cofinanziamenti del Ministero della Pubblica Istruzione, ma i conti non tornano:
– In quale istituto verranno trasferite le 13 classi? Magari in qualche edificio privato, non più affittato alla ex Provincia regionale di Ragusa e che adesso dovrà necessariamente pagare il Comune di Modica?
– Chi pagherà il trasporto degli alunni, oltre 250, per recarsi al nuovo istituto?