Modica, Consiglio comunale aperto sulla differenziata. Il Sindaco Abbate contro tutti ma non contro la ditta

Ieri ho partecipato al Consiglio Comunale aperto, convocato per una discussione pubblica in materia di raccolta differenziata.

I cittadini intervenuti non hanno lesinato critiche al servizio, sia pure in modo continente e costruttivo e proponendo anche alcune soluzioni. Per quel che mi riguarda, ho chiesto all’amministrazione di assumere l’impegno: a) di aumentare il numero dei carrellati c.d. di prossimità; b) di formulare le contestazioni alla ditta per le inadempienze contrattuali (inadempienze che trovano nel disservizio il loro sintomo più evidente); c) di applicare una raccolta quotidiana di umido e indifferenziato; d) di ridurre la tariffa dei rifiuti pagata dai cittadini, così come sancito dalla consolidata giurisprudenza (secondo cui, a maggiore disservizio deve corrispondere una minore tariffa).

Il dott. Dario Modica, nella sua qualità di responsabile per l’esecuzione del contratto (c.d. DEC) ha riferito di avere formulato alla ditta oltre 700 contestazioni di inadempienza contrattuale, confermando quindi l’enormità dei disservizi dalla stessa prodotti, e di avere applicato trattenute, rispetto alle pretese di pagamento della stessa, per 1 milione e mezzo di euro (riferimento anno 2017).

L’assessore “al ramo” (nel senso metaforico, altrimenti lo va a tagliare immediatamente) è intervenuto, credo più per forma che per sostanza, dato che non ha detto nulla di rilevante ed anzi ha descritto una situazione di assoluta normalità, a dispetto di quanto, invece, i cittadini presenti hanno lamentato.

Il Sindaco, dal canto suo, parlando della ditta si è limitato a dire che, se ci sarà un contenzioso, spetterà al Giudice decidere in merito alle asserite inadempienze. Poi, con un farneticante discorso di autocelebrazione e dicendo che solo lui ha risolto il problema della differenziata (lo doveva fare per legge e non per sua scelta, n.d.r.),  ha mosso accuse specifiche, per i disservizi prodotti, ai seguenti soggetti:

  1. il progetto della differenziata, così come è stato a suo tempo pensato, successivamente approvato dagli uffici regionali e poi sottoposto a bando dall’UREGA;
  2. i cittadini che non vogliono accettare il cambiamento;
  3. i cittadini “fantasma”, che non ritirano il mastello personale né la chiave (per quello di prossimità) e ciò allo scopo di non essere censiti e, quindi, per eludere (che malvagi!) il pagamento della tariffa (costoro, secondo il Sindaco, sarebbero tra quelli che gettano i rifiuti per la strada);
  4. i cittadini che, pur avendo il loro mastello, decidono (forse per una strana forma di perversione freudiana, n.d.r.) di vagare con la loro automobile per tutto il territorio comunale, alla ricerca di un carrelato di prossimità o, comunque, di un posticino lontano da casa loro dove gettare i loro rifiuti (e qui la metafora “seminale” ci sta tutta! n.d.r.);
  5. i Comuni di Ragusa, Vittoria, Scicli, Pozzallo, Ispica, che non avendo un buon servizio, costringono i loro cittadini a conferire da noi;
  6. i cittadini di dette città i quali, a causa delle inadempienze dei loro amministratori (che evidentemente per Abbate sono incompetenti, n.d.r.) e non avendo dove conferire a casa loro, entrano da San Giacomo (strano che Abbate non abbia ancora ipotizzato di elevare un muro alla Donald Trump! n.d.r.) ed usufruiscono dei nostri carrellati (chiedo, allora, perché non applichiamo la tariffa anche a costoro? n.d.r.);
  7. i cittadini che creano le discariche a cielo aperto negli altri comuni e i rispettivi amministratori che non sanno fare nulla per impedire che ciò accada (ma che “ci azzecca”? n.d.r.);
  8. i centri di raccolta che (forse per dispetto o per invidia, n.d.r.) chiudono improvvisamente i loro cancelli e impediscono alla ditta modicana di svuotare i mezzi, per cui la stessa non può, a sua volta, ritirare i rifiuti presso cittadini e attività commerciali (come se la stessa non abbia l’obbligo di garantire, comunque, il ritiro dei rifiuti nei giorni calendati, a prescindere da una simile o da altro evento altrettanto prevedibile, n.d.r.);
  9. gli amministratori condominiali che si danno alla macchia (forse si nascondo nei sottoscala, n.d.r.), impedendo la consegna dei carrellati (questa cosa mi ricorda quegli strani e bizzarri creditori del Comune che, ad un certo punto, sono scomparsi dai radar abbatiani e per questo non sono stati pagati);
  10. gli anziani i quali, pur essendo stati informati durante le migliaia di riunioni nelle parrocchie, evidentemente non hanno capito niente (e li perdoniamo solo perché sono anziani! n.d.r.);
  11. il Sindaco di Ragusa il quale, pur contaminando il 30% del suo umido, si pavoneggia dei suoi risultati e poi ha firmato un contratto per la raccolta comprensoriale dei rifiuti senza sapere nemmeno cosa firmava (ancora una volta: ma che “ci azzeccca?”);
  12. coloro che accusano Abbate di essere contro l’ambiente e quanti chiedono di abbandonare la differenziata per tornare indietro (non si sa bene chi siano costoro, perché nessuno, ieri,  ha fatto una simile richiesta, n.d.r.).

Insomma, il Sindaco Abbate se l’è presa con tutti ma non con la ditta incaricata che, per quanto riferito ieri dal DEC, sarebbe molto inadempiente.

Anzi, sembra che il primo cittadino abbia difeso la ditta, suggerendo giustificazioni (devo dire piuttosto improbabili, almeno agli occhi di chi ha un minimo di cervello) alle predette inadempienze.

Ora, viene spontaneo chiedersi, se il c.d. DEC ha dichiarato di avere formulato oltre 700 contestazioni alla ditta e applicato conseguenti detrazioni sulle fatture, per ben 1 milione e mezzo, perché il Sindaco ha detto, invece, che tutto va bene, che bisogna avere pazienza, che ci vuole tempo, che alcuni esagerano per mera speculazione politica e che i disservizi vanno ascritti, in realtà, ad altre cause e ad altri soggetti?

Delle due l’una: o il dott. Modica è andato completamente “fuori di cotenna” o il primo cittadino, dicendo quello che ha detto, è in assoluta malafede.

Personalmente, anche solo per i documenti esibiti in Consiglio, credo e scommetto nelle piene facoltà mentali del Direttore dell’Esecuzione del Contratto!

A voi le opportune deduzioni…

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