il comune di Modica a luglio del 2014 ha approvato il piano di gestione rifiuti (Piano ARO), atto importantissimo perché finalmente si cerca di mettere ordine ad un settore come quello dei rifiuti che rappresenta un dramma in tutta la Regione.
Il piano di gestione descrive dettagliatamente ed in maniera molto soddisfacente le modalità con cui, la nuova ditta affidataria del servizio di nettezza urbana (Ditta IGM) dovrà curare il settore della raccolta differenziata, che a Modica così come nel resto della Sicilia raggiunge percentuali incredibilmente basse, fatte salve le eccezioni di piccoli comuni virtuosi.
Senza volersi dilungare troppo su tecnicismi andiamo ad approfondire in questo primo passaggio solamente la parte economica ed in particolare un aspetto che, se fosse verificato, rappresenterebbe un grave errore con ripercussioni molto pesanti su tutti i Modicani.
A pagina 88 del piano di gestione viene illustrato quanto segue:
A questo grafico aggiungo un dato importante, la differenziata nel comune di Modica nell’anno 2013 si è attestata al 8.13%, e gli introiti del comune di Modica derivano solamente dalla vendita della carta e cartone, perché per i restanti materiali è stata delegata la ditta affidataria che in maniera autonoma ha avuto rapporti con il CONAI ed ha percepito pertanto i compensi al posto del Comune, situazione che è andata avanti dal 2010 in poi.
Andiamo adesso al dato importante.
La mia riflessione è la seguente: se con la differenziata al 8,13% relativamente ad un solo materiale commercializzato con il CONAI l’introito è stato nel 2013 di 83.797,00 euro come è possibile, guardando i dati riportati sopra, che con la differenziata al 65% (minimo limite di legge) i ricavi previsti sono di 400.000 euro con la commercializzazione di tutte le frazioni riciclabili? Rispettando la proporzione, anche solo per carta e cartone si arriverebbe a circa 670.000 euro, ed aggiungendo tutti gli altri imballaggi la cifra arriverebbe abbondantemente a superare il milione di euro, per non parlare del risparmio ulteriore dal conferimento di parte dell’umido presso i centri di compostaggio individuati che farebbero lievitare gli ingressi in maniera esponenziale.
Questi dati, se fossero confermati, comporterebbero un grave errore nel piano finanziario attualmente preso come riferimento dall’amministrazione comunale.
Dott. Dario Modica