Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta e davvero accorata, di Antonella Cappello.
Spett.le Redazione de “La Spia”
Sono una cittadina di Modica, mi chiamo Antonietta Cappello, mi permetto di scrivere per avere la possibilità di avere “voce” per me e per tutti quei cittadini che come me hanno bisogno di comunicare, di cercare, di trasmettere, di far sapere quello che pensano.
In modo particolare, la mia lamentela si alza nei confronti del Sindaco Abbate, poiché dopo avergli scritto una lettera consegnatagli personalmente da mio marito e mio figlio il 25 luglio 2014 e che Lui stesso ha conservato nel cassetto della scrivania senza leggerla, attendo ancora risposta. In quella lettera ho scritto con il cuore in mano, ho raccontato in breve la disperazione e tutte le problematiche che sorgono in una famiglia se sono disoccupate. Ho specificato che non fa nessuna differenza il ceto sociale, la razza o la religione, il grado di cultura o qualsiasi altra cosa. Il punto è che il lavoro dà reddito e il reddito dà soddisfazione, compimento dei doveri di cittadino, quindi adempiere il pagamento delle bollette e delle tasse, il mantenimento della famiglia a 360°: dal nutrimento, alla cura e l’igene della persona e della casa, l’auto in regola con l’assicurazione, la tassa automobilistica e la revisione, la manutenzione per la sicurezza sulla strada per sé e per gli altri e tantissime altre cose. Il mio più profondo rammarico nasce dal fatto che sia il nostro Sindaco, che tutta l’Amministrazione comunale e la politica in genere, dà il voltastomaco per l’indifferenza e continuano a mettere il cappio al collo a chi è già con un piede e mezzo in una fossa. Io non sono una cittadina maleducata che offende o non si mette nei panni degli altri, ma credetemi ho provato più di una volta a chiedermi io al posto del Sindaco Abbate che avrei fatto o cosa avrei risposto a tutti quei cittadini disperati che hanno messo da parte la vergogna e che umilmente hanno chiesto aiuto? Di certo non avrei risposto come Lui ha detto: “Mi dispiace, lavoro non c’è ne”; “ Rivolgiti agli assistenti sociali”; “Chiedi aiuto ai parenti”, ecc…
E’ vergognoso, veramente vergognoso, che a persone che hanno iniziato a lavorare a 14 anni, che hanno fatto sacrifici enormi per comprarsi una casa con il mutuo, una macchina a rate, hanno costruito una famiglia e hanno sofferto, faticato, rinunciato e spesso guardato i più fortunati, perché non dimentichiamo che gli stipendi da operai si aggirano tra gli 800,00 e i 1.000,00€ mensili, si per loro anzi per noi, non c’è mai stata la crociera, la vacanza estiva, la palestra, il sali e scendi dal mare in estate (e si neanche questo perché non c’erano i soldi per la benzina), la pizza con gli amici il sabato sera e tanto altro, ma adesso dopo un anno e mezzo da disoccupati, non solo non c’è nulla di tutto questo, ma non possiamo comprare le medicine, non possiamo andare dal dentista, ci si arrangia quando è possibile per mangiare e non si possono pagar eil mutuo, le bollette e le tasse. A proposito la Tasi, non solo il Signor Sindaco l’ha mandata lo stesso, ma per giunta con un’aliquota dell’1,85 per mille, poi la Tari, l’acqua e poi il saldo dell’IMU, ecc… Per non parlare della cosa veramente spregevole e inumana che è il provvedimento dell’esecutivo giudiziario del pignoramento e della vendita degli immobili all’asta. Vorrei che il signor sindaco Abbate non dimenticasse che su quella poltrona non ci è salito da solo, ma con la maggiorparte dei cittadini modicani che gli hanno creduto e dato fiducia, l’hanno votato perché sicuri e certi che fosse stata la persona giusta per un cambiamento radicale della città di Modica e soprattutto per fare un po’ di pulizia e trasparenza dopo le precedenti amministrazioni. In breve chiedo che il Sindaco prenda a cuore tutte le famiglie disoccupate, cercando di creare posti di lavoro concreti e immediati e mettere queste situazoni in assoluta protezione per evitare che qualcuno, ancora una volta pensi al peggio. Non sarebbe bello avere sulla coscienza la vita di persone oneste lasciate assolutamente da sole. Non dimentichiamo che il cittadino ha dei doveri ma ha anche dei diritti e se lo Stato non assicura il diritto al lavoro, il cittadino non può adempiere il dovere allo Stato e quindi lo Stato la smetta di usare il pugno duro con chi non solo è cornuto, ma anche bastonato.
Ricordo anche che gli assistenti sociali hanno raccolto innumerevoli richieste d’aiuto da cittadini ed extra comunitari, dall’inizio del 2014, ma solo ad alcuni, pochissimi hanno dato un solo sussidio di circa 200,00€ e poi basta. Ricordo anche lo sforzo della Chiesa e delle Associazioni che sostengono le famiglie con le collette alimentari. Grazie a loro qualcuno mangia. Ma la vogliamo finire una volta per tutte e capire che la gente vuole un lavoro dignitoso per vivere e non l’elemosina? Ad esempio tra un mese e mezzo è Natale, per noi non lo è già da più di qualche anno, anche questo è giusto? Solo perché abbiamo avuto la sfortuna di perder eil lavoro e capitombolare in un abisso? La gente giudica da quello che vede, ed io vedo politici che strafanno, che nuotano nell’avarizia, nella lussuria, nell’ingordigia e sinceramente non se ne può più. Ogni tanto ogni uomo dovrebbe applicare nella propria vita la legge aurea e cioè “Non fare agli altri ciò che a te non piace”. Il rispetto per il prossimo è fondamentale e si prova molta gioia nel dare che nel ricevere e non nel buttare la gente fuori di casa. E soprattutto ricordandosi sempre che sotto ogni vestito, uniforme, camice, toga o altra alta carica c’è un uomo. Solo un uomo mortale. E’ ora di aprire gli occhi. Dico lamentela, perché ultimamente il Sindaco si è forse stancato di ricevere persone, infatti molti cittadini riferiscono che ogni volta si arrecano al comune nell’ufficio del Sindaco, il segretario informa che il Signor Sindaco è troppo impegnato e che quel giorno non può ricevere, ma la cosa strana è che questo comportamento si ripete di giorno in giorno.
Quindi non risponde alle lettere, non riceve i cittadini, non prende posizioni serie per i disoccupati. Trova però il tempo per la stampa, le interviste, le foto, presenziare agli eventi orgoglioso di indossare la fascia, ecc…
Caro Signor Sindaco, io non ho nulla contro di Lei né come persona, né come sindaco, visto che l’ho anche votata, ma sinceramente sono molto arrabbiata e molto delusa. Anch’io come tanti mi sento sola e abbandonata dalle istituzioni. Volevo anche aggiungere che ci sono famiglie con 5 componenti dove almeno 4 lavorano e famiglie dove non lavora neanche il capofamiglia. Cercate di dare eqilibrio e giustizia dove non c’è né.
In fondo voi che ne sapete del dolore, di quello che si può provare, nel prendere amare decisioni e passare giornate senza speranza e senza sole e pensare che non si hanno più vent’anni e che sembra ormai troppo tardi per ricominciare e poi da dove giri e rigiri, la burocrazia o stupide leggi ti bloccano. Tutto diventa incastrato, chiuso in un labirinto,cerchi l’uscita e non la trovi, continui a cercare, ma torni disperatamente al punto di partenza. Per una volta che ho creduto nelle mie forze e ho tentato e giocato una carta, ho acchiappato quella sbagliata, “la crisi”, proprio lei, dovevo incontrare, che colpo di c… ebbene si, da quel momento la dea bendata, si è proprio bendata bene, perché cascata la prima pedina, tutto il resto si è rovesciato ad effetto boomerang o domino come dir si voglia. Ad oggi dopo una vita di m… ditemi pure quello che volete, giudicate pure, puntate il dito contro, tanto lo so che esiste sempre lo stronzo di turno che si crede di essere chissà chi e si sostituisce al Padre Eterno, ma prima per capire veramente, indossate per soli cinque minuti i miei panni o di chi come me è stato parecchio sfortunato nella vita; provate a capire e soffrire e poi parlate. Comunque resta il fatto che come la pensiate a me non mi frega più un c….!!!!
Caro Signor Sindaco, la politica non è una brutta bestia se si fa bene, Lei questo lo sa meglio di me, ma per favore non prendiamoci in giro, non usate più la frase: “Per il bene dei cittadini”, non la sopporto proprio e mi fa veramente incazzare come un toro, perché tutto fate tranne il bene dei cittadini. A proposito buon evento con il cioccolato, lo gusti bene, perché solo Lei e quelli come Lei, cioè con i soldi in tasca, avete ancora voglia di andare a passeggio e poter comprare ciò che desiderate. NOI NO!!!!!!
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, benvenuti nel secolo delle illusioni ci sarà prima o poi una sentenza e un giudizio. Grazie.
(Antonella Cappello)