Il sistema viario modicano di certo non è adatto ad ospitare manifestazioni o feste. Lo dimostra il fatto che ogni qualvolta si organizza un evento , chiudendo il Corso Umberto I°, nelle ore di punta va in tilt il traffico nelle arterie alternative. Domenica mattina(Festa delle Palme) secondo quanto segnalato da alcuni automobilisti, pare che la Via Nuova S. Antonio sia stata teatro, poco prima di pranzo, di un vero e proprio ingorgo automobilistico causato da diverse criticità, molte delle quali potevano essere previste dal Comando della Polizia Municipale che già conosce tali annose problematiche.
Si potevano prevedere i problemi “ordinari”, riguardanti decine di autovetture e furgoni parcheggiati sul lato destro a salire della Via Nuova S. Antonio, ove insistono i segnali di divieto di sosta (h24), che non consentono la percorrenza dell’arteria a doppio senso di circolazione già nelle ore notturne e nei giorni feriali, figuriamoci di domenica.
Si potevano prevedere,se solo vi fosse una programmazione degli eventi coordinata, i problemi “straordinari”: la Domenica delle Palme che, a Modica almeno, porta un numero considerevolmente superiore di fedeli ad assistere alle celebrazioni ecclesiastiche che, in quel quartiere, vengono celebrate in due chiese(S.Anna ed i Cappuccini).
Infine la chiusura straordinaria di Corso Umberto I° a causa di una manifestazione floro-vivaistica che ha visto l’arteria principale della città chiusa al traffico dalle 10 del mattino fino alle 22.
Tornando alle segnalazioni, secondo quanto raccontato da alcuni automobilisti che percorrevano la Via Nuova S. Antonio verso il centro della città, pare che un vigile urbano(uno solo) posizionato alla fine della strada, ha obbligato tutte le autovetture a ritornare indietro (in retromarcia!) per molte centinaia di metri fin dove avrebbero potuto trovare lo spazio adeguato a svoltare e risalire l’arteria in senso inverso. Questi automobilisti che dovevano andare al centro (perche’residenti o per lavoro), dopo aver superato i rallentamenti causati dalle auto in sosta vietata, hanno percorso la strada che porta al Corso Umberto I°, ma arrivati all’altezza di S. Pietro hanno trovato la sorpresa: Corso Umberto I° chiuso al traffico. L’unica segnalazione che avvisava della sua chiusura era posizionata in un solo punto, ove chi risaliva da Via Nuova S. Antonio e andava verso il centro non poteva di certo vedere.
Quindi gli automobilisti furiosi hanno dovuto ritornare indietro e ripercorre la Strada Statale 115 per poi scendere da via Nazionale, ovviamente intasata perche’ unica strada che consentiva l’accesso al centro storico. Naturalmente evitiamo di commentare quanto accade nelle ore serali in tutte le arterie circostanti al Corso Umberto I°.
Chilometri e tempi di percorrenza moltiplicati che potrebbero essere ridotti se solo vi fosse stato un’organizzazione maggiore ed un coordinamento fra le forze della Polizia Municipale e l’organizzazione degli eventi, in una sola parola: programmazione!
Mi chiedo se l’Assessore al ramo, piu’ volte invitato a dimettersi, avesse previsto queste criticità. Vorrei sapere se si è confrontato con il Comandante dei vigili urbani prima di concedere l’autorizzazione ad effettuare la suddetta manifestazione. Mi chiedo, infine, perchè in questi casi non si fanno le multe ove insistono i segnali divieto di sosta, rimuovendo magari le autovetture per consentire un flusso piu’ agevole al traffico automobilistico?