Presidente Antimafia su minacce a Borrometi: “Intervenire subito per assicurare responsabili alla Giustizia
#Borrometi, penna da più tempo sotto scorta, scrive e per tutta risposta vien minacciato come se nulla fosse. L’intimidazione è inaccettabile ed espressione di una cultura mafiosa che ormai va solo stigmatizzata prima e segnalata poi. Intervenire subito per assicurare alla Giustizia i responsabili. Forza @paoloborrometi
E’ quanto scrive il Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra.
Fnsi su minacce a Borrometi: Chiediamo alle autorità di polizia di individuarli, sanzionarli e metterli in condizione di non nuocere»
«Le nuove minacce di morte scagliate contro Paolo Borrometi, cronista sotto scorta e presidente di Articolo 21, sono gravissime perché scagliate dai clan e dai familiari degli inquisiti e dei condannati. E perché sono sintomatiche di un territorio che non può essere fuori controllo. Chi le ha lanciate è facilmente identificabile. Chiediamo alle autorità di polizia di individuarli, sanzionarli e metterli in condizione di non nuocere». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
Sulle nuove minacce di morte contro Paolo Borrometti, anche il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige si stringe attorno al giornalista e «moltiplicherà gli sforzi per esprimergli la solidarietà. Lo faremo – dice il segretario regionale Rocco Cerone – pubblicamente e personalmente già il 2 maggio prossimo a Trento alla prima giornata nazionale per la libertà di informazione alla quale parteciperà Paolo Borrometi, bandiera del giornalismo italiano. Le rinnovate minacce a Paolo Borrometi arrivano in concomitanza con i dati allarmanti diffusi proprio oggi sulle infiltrazioni mafiose anche in questo territorio».
Borrometi, Art. 21: solidarietà al nostro presidente, autorità
individuino e puniscano autori nuove minacce
“Nuove minacce di morte contro Paolo Borrometti, presidente di Articolo
21, costretto ad una vita “Sotto scorta” per le sue inchieste sulla
mafia. L’associazione si stringe attorno a Paolo e raddoppierà gli
sforzi per “Illuminare” le sue inchieste e per tenere sotto il tiro
della libera informazione i covi dai quali partono le minacce. Siamo
certi che le Autorità di garanzia sapranno individuare e punire chi
vuole intimidire Paolo, a gli altri cronisti che indagano su mafie e
malaffare, per impedire alla comunità di essere informata su criminali e
corrotti che tangono sotto scacco alcuni territori sequestrati dai
mafiosi”.
È quanto si legge in una nota dell’ufficio di presidenza di Articolo 21.