Procuratore ad honorem della Corte di Cassazione, vent’anni presidente della Corte d’Assise di Roma, punto di riferimento nel processo Moro contro le Brigate Rosse fino al “Moro quinquies”, presidente anche quando venne condannato Ali Agca per l’attentato a papa Giovanni Paolo II.
E’stato anche per sette anni, vice presidente della Corte suprema in Somalia.
E’morto all’ospedale di Modica, Severino Santiapichi, uomo schietto e di grande cultura, era nato il 25 maggio del 1926 a Scicli dove risiedeva da tempo. Dopo la pensione si è dedicato alla scrittura di romanzi e ha svolto l’attività di docente a contratto all’Università Kore di Enna.
IL RICORDO DEL PROCURATORE DI RAGUSA, CARMELO PETRALIA
“Ho avuto l’onore di conoscerlo” dice il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, alla notizia della morte del giudice Severino Santiapichi. “Ha rappresentato la grande stagione della giustizia in Italia. In un’epoca, quella del terrorismo e degli interventi emergenziali, ha saputo affermare con stile pacatezza e profondità di giudizio – conclude Petralia – , il potere pacificatore del diritto”. La
Camera ardente è stata allestita a Palazzo Busacca a Scicli e sarà aperta dalle 15 di oggi fino alle 20 di domani. I funerali si svolgeranno lunedì alle 11 Chiesa Santa Maria La Nova di Scicli.
LUTTO CITTADINO A SCICLI
La Commissione Straordinaria del Comune di Scicli, a nome del Comune e della cittadinanza tutta, esprime profondo cordoglio per la morte del giudice Severino Santiapichi.
Giurista, padre costituente in Somalia, Procuratore ad honorem della Corte di Cassazione, è stato giudice di grandi processi che hanno attraversato la storia del Paese, dal processo Moro all’attentato a Giovanni Paolo II.
Santiapichi è stato anche romanziere e prolifico autore di una amplissima pubblicistica in cui Scicli, la sua città natale, è stata al centro del suo amorevole racconto in “Romanzo di un paese”.
La Commissione, interpretando il sentimento di tristezza che pervade gli sciclitani, proclama lo stato di lutto cittadino per lunedì 19 settembre, giorno delle esequie.