“Siamo liberi, con questa manifestazione di protesta lo dimostreremo sempre più”. È un Mariano Ferro “carico a mille” quello che abbraccia il suo popolo, nella sua Avola, durante il comizio di “lancio” a 48 ore dalla protesta che inizierà domenica sera, dalle ore 22. “A chi mi chiede chi c’è dietro a Mariano Ferro, chi ci finanza, noi rispondiamo che la nostra benzina è il cuore e che non c’è sotto nessuno”. Il leader dei Forconi ha rilanciato contro “le malelingue” che stanno osteggiando la manifestazione. “Noi non bloccheremo nessuno, spiegheremo le nostre motivazioni e non costringeremo assolutamente nessuno. Io solo so con quanti sacrifici abbiamo unito la Sicilia all’Italia, quanti sacrifici facciano gli amici di Napoli quando mi invitano e mi pagano il biglietti, o gli amici del nord. L’Italia è una e una sola – ha sottolineato Ferro – e da domenica sera sarà ancora più unita nella protesta civile”. Intanto l’associazione autonoma di autotrasportaori Aias ha revocato il blocco che assieme al movimento dei Forconi era stato annunciato in Sicilia a partire dal 9 dicembre. La decisione e’ stata assunta dopo un incotro tenutosi oggi in prefettura a Catania, secondo quanto rende noto il presidente dell’Aias, Giuseppe Richichi, che per ora non aggiunge altri dettagli. “Chi ci abbandona, queste sigle sindacali che all’ultimo si stanno defilando – conclude Mariano Ferro -, non capiscono che lo fanno a loro spese, perché loro ci lasciano, ma il popolo è sempre più con noi. Il popolo siamo noi e domenica sera lo dimostreremo”.
BERRETTI AZZURRI
Non abbandoniamo
i nostri azzurri berretti,
non buttiamoli in bui cassetti.
Teniamoli lì, pronti
nell’attaccapanni a forcone
dinanzi al portone.
Della giusta causa
rispettoso impegno ne sono il segno.
Difendiamo ancora una volta
nelle strade,
propensi a calzarli in testa,
per quel po’ di dignità
che ci resta.
Poesia di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato
contro le mafie.
“””””””Vento culturale dei Forconi, nei nuovi Vespri Siciliani.
In mezzo al Mare Nostrum,
nella Terra più a sud,
il cuore riprende a pulsare,
brivido alla schiena
per tutto lo stivale.
Si è svegliato dal torpore
e si batte con fermezza
il Popolo siciliano,
tendendo con Amore
ai più deboli… la mano.
Poesia di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato
contro le mafie.”””””
Se si deve essere uniti si deve ascoltare tutto il popolo….nn solo una categoria…..cari signori i commercianti ( compresa me) si lamentano del blocco??? Cercate di capire i motivi …si sn investiti soldi x acquistare la merce che dovrebbe essere venduta in qst giorni….se si creano disagi qst categoria avrà i suoi problemi dp i giorni di protesta e nessuno dico nessune ne’ il sig Mariano Ferro Ne il Governo Italiano cercheranno di aiutarli….Allora dal mio canto vi faccio una proposta…..Noi commercianti uniamoci alla protesta cittadina buttiamo fuori dai ns negozi i registratori di cassa lavoriamo in segno di protesta x qst natale 2013…ma solo x noi…..niente allo Stato….NIENTE……aiuteremo nwlla protesta i ns amici Forconi senza fare danno…..xrche’ da qualche commento di qualche forcone credo che abbiano perdo di vista chi sia il vero nemico……il commerciante soffre cm voi se nn di più. .
LIBERTÁ GIUSTIZIA LAVORO
Per tutti quelli che hanno a cuore l’Italia Distribuzione più equa del reddito
Alcuni dei nostri obiettivi:
Riduzione a 100 senatori e 150 deputati con
elezione uninominale.
Due mandati in tutte le amministrazioni pubbliche.
Sbarramento al 5% con divieto di accorparsi ad altri partiti/movimenti, e se al secondo turno, nessun partito/movimento ha raggiunto la maggioranza assoluta si fa un terzo turno tra i due partiti che hanno ottenuto più voti, per determinare il partito che governi.
Divieto di cambiare partito/movimento durante la legislatura.
Elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Uscita dall’euro e ripristino delle frontiere.
Eliminazione I.M.U. e I.R.A.P.
Aumento degli stipendi fino a 3000 € netti del 30%, con adeguamento ISTAT annuale. Tutti i lavoratori hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri
Gli stipendi dei dipendenti statali e delle ditte che prendono sovvenzioni dallo stato non devono superare al massimo il quintuplo dello stipendio base.
Gli stipendi minimi non devono essere al di sotto di 6,50 euro/ora netti.
Bisogna trovarsi tutti a Roma e dare l’assalto al potere non creare problemi a chi ne ha già