“Nino Taranto: Il mio sogno? Lavorare per Gigi Proietti…ma Funari mi direbbe ancora, “sti cazzi”!

nino taranto (1)E’ stato protagonista in numerose trasmissioni televisive  (“La sai l’ultima”, Seven Show” “Scherzi a parte” “Telecesare”) e primatista mondiale,  per durata,  di uno spettacolo comico, ben 35 ore consecutive, effettuato ad Andora nel 2004, con cui è entrato nel guinness dei primati,  possiede una comicità genuina, parliamo di Nino Taranto, nato in Sicilia, ma romano d’adozione,

e oggi  ci svelerà  aneddoti e progetti futuri riguardanti la sua attività artistica. Nato come presentatore, con capacita’ comiche da cabarettista, Nino intrattiene il suo pubblico divertendolo anche parlando numerosi dialetti: siciliano, calabrese, pugliese, campano, umbro-marchigiano, toscano, romagnolo, piemontese e lombardo, i temi da lui trattati sono le “donne”, pregi e difetti, ma più difetti naturalmente, anche se a breve toccherà un tema molto discusso, la sanità. In sintesi un excursus di questo comico…conosciuto grazie anche ad  “Aria51, Comici in caduta libera” e all’Ombra del Colosseo, con la commedia: Maestro…prenda nota, di e con appunto Nino Taranto, Vittoria Cipriani nella parte di Chantal ,Musiche: Damiano Rozzi e la Smile Band Ballerine: Roberta Biondi e Federica De Benedictis Scenografia: Claudio Gnomus ,Costumi: Paola Forgione. Ed ora, l’intervista tanto attesa dai lettori di  La Spia!

-Quando ti sei accostato per la prima volta nel mondo artistico?-

Nel 1990 per la prima volta salii su un palcoscenico presentando un mio amico artista che già faceva serate in giro. Gabriele Marconi furono i 5 minuti più lunghi della mia vita sembrava che il tempo si fosse fermato in quell’istante.

-E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?-

” Mi spinge l’amore e la passione per l’arte che non cessa mai anzi cresce ed accresce la mia voglia di dedicarmi a questo amore mi rendo conto di fare il mestiere più bello del mondo…far finta di essere vero.”

Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?

” Innanzi tutto ringrazierei me stesso per la caparbietà e la volontà di non mollare mai e poi le persone che mi amano veramente mia moglie e mia figlia che credono profondamente in quello che faccio in maniera incondizionata e non mi fanno sentire distaccato dallla realtà.”

-Un aneddoto che mentalmente non ti lascia…-

“Un giorno incontrai Gianfranco Funari eravamo nello studio di “Il senso della vita ” di Paolo Bonolis…mi ci avvinai , lui era seduto e siccome non c’erano altre sedie e non mi andava di parlargli dall’alto in basso , mi inginocchiai e gli dissi chiamandolo Maestro: Maestro, io 20 anni fa feci un personaggio in televisione che mi rese famoso e mi fa ancora oggi essere riconoscibile grazie al fatto che il personaggio aveva la sua voce . io l ho imitata e grazie a questo ho questa riconoscibilità” …e lui mi rispose ” sti cazzi?” Caddi a terra e risi per tutta la sera…”

-Parlami del tuo ultimo “progetto”-

“Sto preparando un nuovo spettacolo che metterò in scena nella prossima stagione teatrale ed avrà come titolo: MA LA SANITA’, una parodia colorata del mondo ospedaliero romano e non solo con aneddoti ed eccellenze, miracoli e deficenze….insomma una sanità che fa ridere!”

 -Per realizzare il tuo sogno, con quale regista o autore vorresti lavorare?-

“Il mio sogno sarebbe quello di farmi dirigere da Gigi Proietti , il mio faro, la guida che per anni ho seguito e continuerò a seguire, un attore regista meraviglioso, amo il suo approccio al teatro , alla recitazione sempre ironico scansonato , clownesco, affascinante, sarcastico ed amabile…come un buon vino da assaporare con gli amici a cui vuoi bene.”

-Tre parole che riusciranno a definirti…-

“COMICO SUL SERIO!”

Nino Taranto non è un comico qualsiasi, perchè ha alle spalle un  progetto sociale, un “libro” che non avrà mai una scadenza, grazie ai  Volontari della ONLUS  “Il muro del sorriso” e l’impegno del noto comico romano  che ha curato una parte del progetto favorendo attraverso la scrittura di due testi “Il muro del sorriso” 2006 l’acquisto di un terreno in Kerala (India), mentre  l’uscita de “Il muro del sorriso ha fatto squola”,  luglio 2008,  racconti scritti da comici e autori di successo, favorì  la costruzione di una casa famiglia per circa 200 bambini in gravi condizioni di svantaggio. E dunque Nino Taranto ha semplicemente “avviato” la “macchina del sorriso”… e quando le sue parodie sfiorano progetti così importanti non si può rimanere inerti, d’altronde un “sorriso” a volte…può …salvare una vita!

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