“Non sparate, siamo carabinieri”. Ed invece la pioggia di fuoco dei killer di mafia e i due corpi dei militari riversi a terra in un lago di sangue.
Quella sera Carmelo Ganci e Luciano Pignatelli, due giovani appena ventenni, erano usciti per una passeggiata, liberi dal servizio. Ascoltavano dallo stereo della loro macchina una canzone ma, all’improvviso, arrivò la segnalazione di una rapina e l’avvistamento della macchina dei camorristi. L’inseguimento e poi la morte.
Ammazzati a sangue freddo, il 5 dicembre 1987, 33 anni fa.
Ammazzati e dimenticati. Un destino ignobile, una doppia morte. Ecco un ulteriore motivo per condividere il loro ricordo.