La massima sicurezza che ci raccontano alcuni social network il piu’ delle volte viene violata da così detti profili fake (falsi corrotti), profili apparentemente di persone “normali” dietro i quali si cela il pericolo pedofilia.
Alcuni di noi pensano che sia una cosa lontana dal nostro quotidiano.
Diciamoci la verità, quanta fierezza e gioia proviamo nel pubblicare le foto dei nostri piccoli immortalati in imprese eroiche o in smorfie buffe?
Ma abbiamo idea di che giro faccia quella foto sul web?
In questi giorni , è di spicco su un noto social network quanto è accaduto ad una madre del Ragusano nei confronti del suo piccolo, dopo essere stata contattata attraverso la richiesta di amicizia da parte di un apparente madre ( almeno questo il profilo raccontava) dopo una serie di accostamenti si è trovata di fronte all’amara richiesta : Potresti inviarmi una foto del tuo piccolo in atteggiamenti intimi?
Comprensibile la rabbia e l’ indignazione provata dalla povera malcapitata la quale si è apprestata immediatamente a rimuovere le foto dal profilo e a denunciarne l’accaduto.
Un ennesimo caso, questa volta piu’ vicino alla nostra realtà , un caso che ci deve far riflettere tutti grandi e piccini ,prendendo coscienza che il mondo virtuale è una finestra, uno spazio in cui ci si espone e nel quale si corrono rischi.
Oggi a soli 12 anni si ha un profilo pubblico, si postano centinaia di foto, si interagisce con 1000 amici , si dice di tutto, si racconta ora per ora come fosse una telecronaca la propria vita senza nessun tabu’, nessuna restrizione , volti su volti di piccoli adolescenti che non si rendono conto che tutti possono fingersi coetanei entrare nella loro vita e violarla.