
“Nell’ufficio dei Tributi abbiamo trovato un caos, non sappiamo se fosse negligenza o incapacità di chi ci fosse prima”. Il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, ancora una volta, lancia i suoi strali nei confronti dei precedenti amministratori. L’occasione viene fornita da un incontro con la stampa ieri mattina, alla presenza anche dell’assessore al Bilancio e Tributi, Enzo Giannone e del responsabile della posizione organizzativa Giovanni Blanco. “Vogliamo intraprendere con gli utenti-cittadini, un rapporto di onestà – commenta Abbate -, così da chiarire che, quando arriverà loro un avviso di pagamento, esso sia reale e non errato”. Il fine ultimo della riorganizzazione è, insomma, una politica delle entrate che tenga conto della collaborazione dell’utente, che sarà utile ad aggiornare una corretta ed equa anagrafe tributaria dell’ente. Questa collaborazione potrà avvenire anche per via informatica, scrivendo ed inviando la documentazione a settore.terzo@comune.modica.rg.it. Ciò – è stato sottolineato -, eviterà all’utente di recarsi in ufficio, risparmiando tempo e denaro. Lo stesso strumento “mail”, potrà essere utilizzato per la cosiddetta “compensazione”, per chi ha pagato le ingiunzioni di pagamento, inviate erroneamente e sospese dall’amministrazione, riguardanti la Tarsu. “È arrivato il momento di chiarire cosa pagare e cosa no – esordisce Enzo Giannone -. La Tares deve ancora essere approvata dal consiglio comunale, oltre ad una grande confusione relativa alla sua natura, a livello nazionale; ma va pagata. Le ingiunzioni della Tarsu, invece, sono sospese, così come le ingiunzioni sulla tassa della pubblicità”. Saranno i funzionari dell’ente, anche grazie alle mail, ad interloquire e dare una risposta agli utenti. “Lo ammettiamo – dichiarano infine il sindaco e l’assessore alle Entrate Giannone -, non abbiamo assolutamente contezza di quanti siano i destinatari delle ingiunzioni e gli importi complessivi, non potendo avere conoscenza della banca dati di cui si serve la società di servizio che si occupa del recupero dei crediti. Per tale ragione siamo impossibilitati ad intervenire. È del tutto evidente che stiamo lavorando per bloccare questa corsa pericolosa e ingiusta e dare risposte chiare e trasparenti ai cittadini. Necessario – concludono -, affrontare il fenomeno dell’evasione fiscale”.