Pachino, la ricostruzione del tentato omicidio di Giuseppe Aprile: quel giorno non una ma due sparatorie

Tutto sembra ruotare intorno al clan Giuliano, minacce, intimidazioni, estorsioni, tentativi di influenzare la vita politica del Comune di Pachino ed anche il tentato omicidio di Giuseppe Aprile.

E per tornare a quell’evento, dopo più di un mese, è ancora impunito il tentato omicidio del pluripregiudicato Giuseppe Aprile a Pachino, senza nessuna collaborazione con le Forze dell’Ordine, tantomeno dai diretti interessati. Il Gip di Siracusa Giuseppe Tripi, pochi giorni dopo il fermo di Giovanni Vizzini – che per gli Inquirenti del Commissariato di Pachino e della Mobile di Siracusa è il responsabile -, non lo ha convalidato, rimettendolo in libertà.

Giovanni Vizzini, già pluripregiudicato e figlio di Corrado Vizzini, dal momento della scarcerazione non si sarebbe più visto in città, forse per timore di ritorsioni.

D’altronde era proprio da una ritorsione che scaturì – secondo quanto ricostruito – il tentato omicidio di Giuseppe Aprile.

Aprile, insieme ad altri soggetti, nel tardo pomeriggio del 12 febbraio andò a casa di Giovanni e Corrado Vizzini e esplose dei colpi di arma da fuoco contro la loro abitazione per vendicare l’onta di un torto subito. Nessuna denuncia alle Forze dell’Ordine – e già questo fa capire molto dell’ambiente mafioso in cui è maturato il duplice fatto delinquenziale –, Aprile e gli altri decisero di farsi giustizia da loro, andando a colpire i Vizzini.

Ed è in questo frangente che maturerebbe la vendetta di Giovanni Vizzini che, anche lui non ricorrendo alla denuncia agli Organismi dello Stato e per vendicare a sua volta quanto accaduto poco tempo prima, si sarebbe messo in macchina ed avrebbe raggiunto il bar “Scacco Matto” gestito dal consigliere comunale Salvatore Spataro ed intestato al figlio, da sempre ritrovo di pluripregiudicati e per tale ragione chiuso per disposizione del Questore di Siracusa (LEGGI).

All’interno del bar, in quel momento, si trovavano diversi pregiudicati e persone riconducibili al clan Giuliano. Sicuramente – fra i pregiudicati – Giuseppe e Claudio Aprile, ma anche due persone reputate molto vicine a Salvatore Giuliano, per rapporti di amicizia o altro, ovvero Sergio Avarino (spesso suo autista) e Salvatore Porzio.

Ed è lì che, quella sera, Giovanni Vizzini – secondo quanto documentano le telecamere citate nel comunicato stampa della Polizia – sarebbe arrivato ed avrebbe sparato, colpendo Giuseppe Aprile.

Aprile, attinto al torace, è stato poi subito traferito all’Ospedale di Avola.

Anche qui è significativo far riferimento a chi accorse subito all’Ospedale. Insieme agli altri due fratelli Aprile, Giovanni e Claudio comprensibilmente presenti, accorsero nel nosocomio il capomafia, Salvatore Giuliano, il figlio Gabriele, attualmente a processo con il padre per tentata violenza privata, minacce di morte, aggravate dal metodo mafioso, i Marcuotto, e tanti altri pluripregiudicati. Oltre a loro accorse anche Cristian Crapula, figlio del capomafia di Avola in galera, Michele.

Il tentato omicidio sarebbe maturato comunque in un contesto mafioso, ovvero con soggetti legati al clan e, comunque, non sarebbe l’unico atto delinquenziale di quella sera: non si può non considerare la sparatoria che ha preceduto lo stesso tentato omicidio.

L’unico fermato in quel momento fu Giovanni Vizzini, poi appunto scarcerato dal Gip, ma a tornare in galera alla fine delle indagini potrebbero essere in tanti, oltre al Vizzini, fra cui anche – sarebbe un lieto scherzo del destino, visto che per fortuna si è rimesso – colui che è stato attinto dai colpi d’arma da fuoco, ovvero Giuseppe Aprile.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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