Palermo, la povertà in Sicilia: la storia di Giuseppe e di tanti altri. “La povertà sta crescendo”

Sempre più povertà in Sicilia. Sono piu’ di 200 i pasti che, ogni giorno, vengono garantiti a poveri, italiani e stranieri che affollano la mensa diocesana San Carlo della Caritas di Palermo. Ogni giorno, a partire dalle ore 12, vengono infatti garantiti 65 pasti completi con relativi posti a sedere all’interno della sala pranzo del centro. A questi si aggiungono 70 pasti da asporto che vengono distribuiti a persone in difficolta’, molti con famiglia.

Dopo il primo turno, poi, ne segue un altro, coadiuvato da un africano, dedicato interamente ai migranti, in prevalenza africani, ospiti nel centro di accoglienza Santa Rosalia annesso al San Carlo, che provvede a fare avere, in misura variabile, da un minimo di 45 pasti fino a un massimo di 85 pasti. In cucina ci sono tre cuochi fissi che vengono coadiuvati da diversi volontari, in media sei al giorno, provenienti da gruppi scout, parrocchie e altre realta’ cittadine.

Ogni utente possiede una scheda ottenuta dopo un colloquio privato con alcuni degli operatori Caritas che, alla fine di un lungo lavoro di monitoraggio, hanno stilato una lista di persone che, insieme alla garanzia di un pranzo caldo, attraverso una equipe sociale, sono anche sostenute e accompagnate in vario modo. Gli operatori, infatti, conoscono i volti, i nomi e soprattutto le storie di quelle persone che spesso cercano qualcuno con cui parlare. Sono storie di degrado sociale, di emarginazione e disagio a piu’ livelli di chi vive solo o in famiglia.

Tra i piu’ poveri, a prendere quotidianamente il cibo per la sua famiglia, c’e’ Giuseppe, un uomo di mezz’eta’ che deve sfamare 9 bocche e vive in una casa fatiscente, senza infissi e con uno sfratto sulla testa nel quartiere popolare di Danisinni. La famiglia e’ in uno stato di completa precarieta’ e non riesce a fronteggiare nessuna spesa. La moglie soffre di crisi nervose e lui ha tentato di compiere gia’ due volte gesti estremi. C’e’ anche Salvatore, 58 anni, che sta curando un tumore e non ha nessun parente in citta’ che possa aiutarlo. E poi, ci sono due donne: madre e figlia.

Quest’ultima ha avuto il coraggio di denunciare per maltrattamenti il suo ex-compagno, adesso in carcere e da cui ha avuto un bimbo di tre mesi che vive con lei. La ragazza e’ in cerca di un lavoro che possa darle indipendenza economica, ma ad oggi senz’alcun risultato. “Sappiamo, pure, che ci sono persone che vivono con 400 euro al mese di pensione e, dovendo pagare 300 euro di affitto, non riescono a garantirsi i pasti – sottolinea Nicoletta Ganci, referente dell’accoglienza e del centro ascolto della mensa -. Molti altri sono senza dimora o persone disoccupate in stato di bisogno”.

“La poverta’ sta crescendo in citta’ ed, a volte, e’ difficilmente quantificabile perche’ ai vecchi si aggiungono nuovi poveri – continua Ganci -. Da noi arrivano i casi, spesso, piu’ disperati che non sanno cosa fare. Occorrerebbe riuscire a fare rete in maniera costruttiva tra tutte le realta’ impegnate nel sostegno alle poverta’. Siamo ancora troppo legati alle categorie. Occorre garantire, comunque, continuita’ ai servizi di sussistenza di base. Auspichiamo che la politica sia sempre piu’ vicina al territorio e a chi grida aiuto perche’ si sente abbandonato e solo”. “Aumentano le persone in stato di bisogno che ci chiedono aiuto – dice pure Giuseppe Giambusso, operatore del centro d’ascolto della mensa San Carlo e referente dell’osservatorio poverta’ -. Abbiamo una lista di attesa di 25 persone che sono rimasti fuori dal servizio mensa e, subentrano automaticamente, qualora dovesse venire a mancare qualcuno dei 65 commensali. Inoltre, c’e’ anche un piccolo gruppo di persone (circa 5) che cerchiamo comunque di non lasciare a mani vuote, dandogli qualcosa che avanza dalla cucina”.

Condividi
Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine