Perché si sceglie la cremazione: un rito intrapreso da un imprenditore vittoriese

Non è una volontà ridotta a poche persone, tanto meno un problema marginale. Un numero sempre maggiore di persone sceglie, nel pieno rispetto dei sentimenti religiosi, questo rito considerandolo non solo una scelta ecologica, non inquinante ma che rispetta la vita e non sottrae risorse ai vivi.

In passato la Chiesa ha proibito la cremazione ritenuta, storicamente espressione di disprezzo del corpo e di recente considerato atteggiamento agnostico. Secondo, invece, il Codice di Diritto Canonico la Chiesa non si oppone alla cremazione a meno che “a meno che non sia stata scelta per motivi contrari alla dottrina cristiana”. Una nuova apertura dettata dal rispetto delle scelte dell’io interiore e della libertà individuale. Non solo, ha un significato profondamente simbolico: restituire le proprie ceneri alla terra esprimendo il ricongiungimento dell’uomo con la terra e la natura. Sicuramente un fatto di crescita culturale atto ad eliminare pregiudizi presenti nella società anche dopo la fine della censura, apposta dalla Chiesa fino al 1963. E sicuramente un atto dai forti risvolti sociali pronto a dare soluzione a problemi di spazio, di igiene e salute pubblica e di oneri pubblici. E’ un rito universale che, evitando ai corpi lo squallore del disfacimento appare non come la negazione, ma come affermazione della sacralità della dignità umana.

Un problema di certo rilievo è la collocazione e la logistica. Se un tempo veniva attribuito ai Comuni l’obbligo di cedere una stanza, una saletta che dia dignità e considerazione all’evento, con il disegno di legge del 27.12.2000, convertito nella legge n.26 del 28.02.2001, viene abolita la norma contenuta nella legge n. 440 del 1987, la quale garantisce la gratuità della cremazione per le famiglie del cremando. In questo modo gli oneri per la cremazione prima a carico dei comuni di residenza, vengono trasferiti alla famiglia del defunto, la quale dovrà sostenere tutte le altre spese funerarie.

Il promotore e divulgatore di questo rito a Vittoria è Marco Piccitto il quale ha ricevuto, sabato scorso la pergamena di autorizzazione per iniziare questa nuova attività in accordo con altre aziende di rilievo nazionale ed estere. Un riconoscimento che ne garantisce l’esclusività dal punto di vista imprenditoriale. Infatti Marco è il primo ad intraprendere questo percorso:  “Questo è uno dei primi passaggi che sto cercando di raggiungere e per una soddisfazione professionale e personale ma anche per onorare questo settore che certo, per la nostra cultura e per la nostra società meridionale è stato sempre mal visto  vuoi per i pregiudizi, vuoi per diffidenza. Un passaggio, a mio avviso importante quello della cremazione per il significato simbolico che ha e per aprire le menti verso un percorso naturale e presente in molte altre parti d’Italia. E per me è una soddisfazione personale, dai risvolti sociali e politici perché anche la politica dovrebbe dare un contributo ad un settore trascurato che spesso cela il fatto che faccia uso di sistemi poco ortodossi, tante volte poco legali, che meglio potrebbe essere risolto dando alla gente il massimo di ciò che le spetterebbe per diritto. Un altro aspetto è il risparmio perché a volte capita che ci sia un approfitto del settore. Per non parlare dei problemi igienico-sanitari del tutto eliminati. La cremazione è il primo passaggio che va a tutelare tutto questo. Se noi analizziamo bene cosa vuol dire cremazione, troviamo la risposta a tutti questi problemi: nel 2014 cambiano i tempi e cambiano le esigenze. Al nord l’80% prevede la cremazione. La cremazione va vista positivamente e non più con quel scetticismo. Già dal ’63 in poi è stata riconosciuta dal cattolicesimo. La chiesa la riconosce senza ostacolare ma perché? Perché ne esalta la sacralità ed evita al corpo umano lo squallore del disfacimento. Una scelta razionale ed ecologica, che rispetta la vita”.

E’ l’ultimo dono alla vita di chi ama la vita.

Condividi
Originaria di Ragusa ma residente in Vittoria dove ha conseguito la maturità liceale e l’anno successivo quella magistrale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento (1999-2000). Laureatasi in lingue e letterature straniere insegna negli istituti superiori privati. Tutor universitario ha collaborato per sei anni con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha realizzato con il FEI una guida multilingua sui diritti e doveri degli immigrati e lavorato come socia e mediatrice linguistico-culturale per minori immigrati non accompagnati presso la cooperativa sociale Alfa di Vittoria. Traduce testi letterari in lingua inglese e spagnola e collabora con Mister Go e Accademia Britannica come organizzatrice vacanze-studio all’estero. Quando può mette qualcosa in valigia e viaggia moltissimo. Le sue mete? Spagna, Turchia, Marocco…

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine