Pozzallo, 18 europarlamentari in visita al Centro: “Nulla da eccepire, è un modello”

Un sistema centralizzato di controllo per prevenire ruberie e contrastare l’azione criminale delle cooperative che lucrano sui migranti. E’ quanto hanno chiesto i 18 europarlamentari (facenti parte della delegazione ufficiale del parlamento europeo Libe-Budg) che, ieri mattina, hanno fatto visita al centro di prima accoglienza di Pozzallo, che ospita, ad oggi, un centinaio di profughi. L’obiettivo è quello di esaminare come vengono spese le risorse Ue per gestire i flussi di migranti e rifugiati, ma anche il sistema di accoglienza, identificazione e permanenza temporanea. A fare gli onori di casa, il sindaco della cittadina rivierasca, Luigi Ammatuna, il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè e il questore ibleo, Giuseppe Gammino. 

ignazio corraoI diciotto membri dell’europarlamento si sono soffermati con alcuni migranti del Ghana e del Mali, chiedendo loro quali fossero le condizioni di vita del centro e se il personale medico fosse all’altezza per ogni evenienza. Le risposte avute, stando a quanto hanno riferito alcuni politici appena usciti dal centro, faranno parte di un dossier che sarà discusso a Palermo per portare a conoscenza di tutti usi e modi del Cpa di Pozzallo e perché lo stesso sia considerato un “modello” da esportare anche negli altri Stati europei. < Nulla da eccepire per il centro – dice l’europarlamentare del movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao – i migranti sono tenuti in ottime condizioni e le emergenze mediche sono gestite in maniera ottimale >.

Se, però, l’accoglienza è ottima, il tasto dolente è rappresentato dal volume di soldi che i  centri di accoglienza riescono a “produrre” e dagli appetiti che suscitano di conseguenza. Stando ai dati forniti dal Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo), i circa 78 mila migranti attualmente ospitati nelle nostre strutture muoverebbero cifre davvero importanti: 2 milioni e 730 mila euro al giorno che corrispondono a 82 milioni di euro al mese o, se si preferisce, a 980 milioni all’anno. < Quello dell’accoglienza è un business davvero redditizio – continua Corrao – che, come le recenti cronache hanno tristemente documentato, ha acceso gli appetiti di molti attori pubblici e privati. Per questo occorre fare chiarezza, partendo da una ricognizione scrupolosa di tutte le strutture preposte a ricevere cittadini stranieri. Occorre anche che ci sia una sola “testa pensante” e non molteplici attori che potrebbero dare sostegno e, soprattutto, tanti soldi agli amici degli amici >.

Il tour dei 18 europarlamentari proseguirà oggi con l’ultima visita al Cara di Mineo, in mattinata. Corrao terrà la prossima settimana una conferenza stampa a Palermo alla sede dell’Assemblea regionale siciliana per rendere noto quanto emerso dall’ispezione. Stasera, invece, presso l’anfiteatro Pietrenere, a Pozzallo, un incontro fra alcuni esponenti del Movimento pentastellato (fra cui anche Corrao) e i cittadini farà luce sulle dinamiche quotidiane del centro di prima accoglienza ibleo. 

Calogero Castaldo

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine