20.01.14
Bingo, 21:42
– Alla scuola secondaria di Bingo, forse la più decorosa dal punto di vista degli edifici che abbiamo visitato, e di certo prestigiosa da come tutti ne parlano, regaliamo dei pratici marsupi con dentro penne, matite e un righello, insieme a dei quaderni. Tutto questo è portato da Carlo e sono personalizzati con una scritta:
NOTO-CONGO
MANUEL
Manuel è il nipote 18enne di Carlo, che dopo la lotta contro un tumore infame, lo scorso aprile è venuto a mancare. Come avrete avuto modo di capire, sono molti i casi di beneficenza in seguito a fatti dolorosi di cui siamo testimoni, ma questo permettetemi, val la pena di essere approfondito. Dal racconto di suo zio, percepisco che questo ragazzo aveva un gran voglia di vivere, fino all’ultimo ha provato a resistere alla malattia e sognava se si fosse ripreso di viaggiare. Sognava l’Africa. In qualche modo mi piace pensare che in Africa sia arrivato, e da oggi 300 allievi, prossima futura classe dirigente di questo Paese, porteranno il suo nome sul ventre. L’augurio è che dall’alto Manuel ne illumini il cammino. Alleluja, amèn.
– Ho pagato la scuola ad altri due bambini. mi è sembrata la cosa più sensata da fare, sia come gesto simbolico, che come reale contributo da poter spendere singolarmente. Il viso grato della madre di uno dei due che mi portava in dono una gallina, non lo dimenticherò. Grazie mama.
– Alla scuola superiore che visitiamo a piedi, ci seguono i più piccoli. Il tragitto è breve dalla parrocchia. Ci fermiamo alla fonte, dove tra l’altro c’è una pompa donata a Bingo dalla mia famiglia e difatti porta il mio nome in ricordo del nonno, ad essere precisi. Risalendo una bambina sui 12 anni approfitta per approvvigionarsi di acqua, con un bidone di 25 litri. Non resisto a vederla così carica, così decido di prendere il suo fardello per un po’. Arrivato davanti casa sua ero davvero col fiatone, ma come fanno queste bimbette tutti i giorni ? IL FUTURO DEVE ESSERE UN POZZO,sul ciglio della strada, funzionante, accessibile. Ripartiamo da qui.
#tresonolecoseGRAZIEMANUEL
21.01.14
Bingo, 23:46
– Nel quartiere di stamattina, Mangango, eleggo la mia miss Bingo. Una ragazza davvero bella, ragazzino sulle spalle di ordinanza ( e temo non doveva essere l’unico), occhi neri, fisico scolpito. Le ragazze di qui hanno una fierezza nello sguardo non secondo a nessuno. Si è accorta che la guardavo insistentemente, non ha resistito lei a chiedermi qualcosa, io le ho regalato una caramella, e continuato a guardarla ancora un po’.
– Oggi quasi siamo ai limiti della sopportazione per quanti ragazzini ci siano e per la forza e l’insistenza con cui ci chiedono regali. Intuiscono o forse sanno che fra poco andremo via, < DONNEMUALECHAPEAU> è UN MANTRA, UN INCUBO ricorrente. Il mio compagno di stanza sostiene che stanotte l’ho pure urlato un paio di volte. Stancano a volte è vero, ma i sorrisi sono sempre bellissimi.
– Facciamo una gran festa stasera, con tanto di scacce modicane cucinate da Giovanni e Daniela, e whisky scozzese offertoci dal dott. PiliPili. Grande fraternità con chi ci ha ospitato, con le donne e le ragazze della cucina che hanno lavorato per farci sentire a nostro agio e davvero per non farci mancare nulla. Noi facciamo un bilancio dell’esperienza e rilanciamo su alcuni progetti concreti (abbiamo aiutato economicamente e fattivamente una scuola a comprare l’olio per mantenere il legno di porte e finestre, per esempio) in più adottiamo ancora un’altra ragazza per l’ultimo anno di scuola, la solita goccia per formare l’oceano.
#tresonolecoseinunaseratadifestaemagia