Turismo,turismo,turismo, e’ diventato il toccasana della crisi, la parola taumaturgica pronunciata da politici in cerca di perduti consensi, da economisti , opinion-makers di ogni tipo. Tuttavia, quando dai proclami generali si passa ai programmi specifici scatta una babele improduttiva di linguaggi e proposte.
Con riferimento a Modica mi permetto alcune brevi considerazioni su cui poter aprire il dibattito:
1 ) Il marchio Unesco deve rappresentare la stella polare dei programmi pubblici e privati. Il prestigioso riconoscimento assegnato al nostro Centro storico come “Bene culturale dell’Umanità” offre una vetrina mondiale su cui puntare , valorizzando i monumenti tardobarocchi già noti e le recenti scoperte dell’architettura prebarocca ( S. Maria del Gesù, Castello dei Conti, Convento dei Carmelitani ).
Questi gioielli sono oggi non fruibili e sconosciuti a studiosi e turisti. Un seminario internazionale di storia dell’arte e turismo culturale potrebbe essere utile come apripista ;
2 ) Occorre al più presto convocare gli Stati Generali del Turismo, per un “ascolto attivo” degli operatori del settore e per definire insieme alle forze vive della città gli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Spetta all’ Amministrazione Comunale organizzare una “cabina di regìa” di alto profilo : la qualità dell’ accoglienza, la toponomastica e la segnaletica, l’apertura dei siti, l’uniformità stilistica degli arredi urbani, il calendario degli eventi, i “pacchetti turistici” destagionalizzati, la promozione delle tradizioni folkloriche ed enogastronomiche,e tanta,tanta buona programmazione. Il neonato Consorzio Turistico può e deve dare un contributo importante in tal senso ;
3 ) Da soli non si va da nessuna parte. Occorre fare squadra. Poichè i Distretti Turistici regionali sono già in coma profondo, parta da Modica una pronta iniziativa sull’Offerta Turistica Integrata nel Val di Noto, così da restituire alla nostra città un’ aggiornata centralità progettuale nell’area del Sud-Est. La leadership si conquista sul campo, con idee e azioni virtuose nel più vasto comprensorio. Se puntiamo a guidare un Libero Consorzio bisogna “pensare in positivo” e riannodare i fili sparsi di un frantumato campanilismo che ci uccide. Continuare a piangersi addosso per le sconfitte patite e per gli “scippi” subiti non è una linea vincente. Serve forse alla polemica politica, ma non ci propone prospettive di crescita;
4 ) Modica ha urgente bisogno della sua migliore classe dirigente al servizio di un progetto condiviso. Mi permetto di ricordare a me stesso e a tutti che le elezioni amministrative sono finite da un pezzo e che le contrapposizioni di schieramento oggi non valgono un bel nulla. Nel difficile tempo della globalizzazione occorre unire e non dividersi, per non restare periferia marginale. Possiamo contare su imprenditori, professionisti, associazioni culturali di tutto rispetto. Proviamo a mobilitare le energie più vive della società civile. Non ci può essere turismo , nè alcuna speranza di sviluppo in una città ricca di faide personali e povera di idee e ideali.
se l’amministrazione si trincera sulle sue posizioni oltranziste 8 come il sindaco pare per ora fare) di autonomia decisionale non vedo cosa si possa collaborare…manca assolutamente un raccordo fra centro storico-assessorato al turismo-territorio-arte e beni culturali e infine ma non ultimo mare..se si punta al solo centro storico non si va da nessuna parte al di la di un circuito veloce del barocco del sud-est con base a Siracusa per gli alberghi.
Con questa amministrazione, niente è possibile! Ci voleva lei, oppure qualcuno della sua capacità…
Chi ci amministra, il massimo che riesce a fare, è far vestire i guardiani dei cessi da campagnoli…
Penso che per il turismo ci voglia una vera e propria programmazione che qui da noi, MODICA in particolare, manca totalmente!
Basta andare a Scicli o Ibla per vedere che si sta molto meglio…
Caro Uccio, meno male che ci sono persone come Te che ancora cercano di dare un senso al dibattito in questa città. L’unesco avrebbe dovuto favorirci ed invece non è servito a niente, una medaglia senza valore se non la si usa a dovere…dovremmo puntare sul turismo ed invece ci facciamo trovare totalmente impreparati…
Siamo indietro anni luce a realtà come Ortigia e Taormina, ma anche Scicli ed Ibla. Questa è l’amato realtà!
quale turismo è possibile se non si organizzano BIT all’estero, se non si cura l’immagine su Web, se non si fanno accordi internazionali, se non si mettono uomini giusti esperti all’assessorato al turismo cominciando dall’Assessore che è stato latitante sia in estate che persino al convegno sui centri storici organizzato dal sindaco stesso…Sono uomini questi che il massimo che possono fare è dirigere una scuola ma questo stesso ormai l’hanno fatto nel bene e nel male..sono in pensione..lasciategli godere la pensione..mettete UOMINI di capacità ma sopratutto di esperienze e professioni..la parola turismo è un toccasana di campagne elettorali basate sulle parole..ORA PASSATE AI FATTI o levatevi dal mezzo e rassegnate le dimissioni di assessore e sindaco !
Le sue parole sono…musica per chi opera nel campo del turismo. Non c’è un punto sul quale non esprimere una condivisione di principio.
“Riannodare i fili sparsi di un frantumato campanilismo che ci uccide”…
Comprendere che l’ampiezza del Val di Noto è la “dimensione minima” per una offerta appetibile sui mercati nazionali e internazionali è il punto da cui partire. Ogni singola territorialità s’impegnerà a esprimere il meglio di sè, in termini di fruibilità e qualità turistica, all’interno di un progetto più ampio che possa “giustificare” il viaggio
A parer mio bisogna intervenire su due fronti distinti: un fronte di politica turistica, con l’organizzazione e la promozione di convegni suì temi d’area che possano assegnare a Modica una centralità progettuale nel Val di Noto. L’altro fronte è interno per una indagine scientifica dei punti di forza e di debolezza dell’ offerta Modica.
Per fare ciò bisogna capire come è percepita dai turisti la nostra destinazione: la sua “reputazione” e la sua “visibilità”. E a tal proposito ogi esistono degli strumenti scientifici più che affidabili.
Da qui bisogna partire.
Turismo..ma certo…sarebbe ora..ma con quale assessore..?????? Di Giacomo ??? Ma non fatemi ridere….