Quando l’idiozia supera il buonsenso…

Penso sempre con maggiore convinzione che alcuni italiani abbiano davvero perso quel buonsenso che notoriamente ha sempre risolto molte questioni.

Dopo il caso del Preside d’una scuola primaria di Rozzano che riteneva saggio sostituire i canti natalizi con un concerto d’inverno a tutela della laicità e adducendo a propria giustificazione che se avesse organizzato un concerto di canti religiosi, qualcuno avrebbe potuto interpretarlo come una provocazione forse anche pericolosa al mondo islamico,un nuovo caso si è verificato a Sassari in una scuola multietnica nella quale il Consiglio degli insegnanti ha ritenuto di negare una visita pastorale nelle classi al Vescovo di Sassari perché 122 dei 250 scolari dell’istituto non sono cattolici e pertanto Il Consiglio e la dirigente hanno concordato sulla necessità di rispettare le sensibilità di tutti.

Io credo che questi dirigenti e questi insegnanti stiano omettendo di valutare che siamo in Italia e non in qualche Stato africano o arabo a prevalente fede islamica; credo altresì che il nostro Paese è quello ospitante e debba per questo pretendere, senza imporre nulla ad alcuno, il rispetto della nostra cultura, della nostra fede religiosa, delle nostre tradizioni.

Non sarebbe stato più saggio che nei due casi descritti, piuttosto che rinunciare a celebrare il Natale secondo le nostre abitudini, si pensasse di farlo decidere democraticamente ai ragazzi ed ai loro familiari?

Se noi vivessimo in Medio Oriente, nel continente asiatico o nel nord africa, Paesi nei quali è maggioritaria la fede islamica, potremmo mai pensare di pretendere che chi ci ospita, per non irritare la nostra fede religiosa potesse rinunciare a celebrare le proprie festività religiose ?

Sarebbe folle solo ipotizzarlo ! Peraltro, è acclarato che anche nel nostro Paese consentiamo – e mi pare giusto – che ciascuno possa liberamente professare la propria religione.

Perché allora qualcuno si pone problemi che per buonsenso, per rispetto della nostra identità non dovrebbe porsi ?

Gli autori dei casi già avvenuti dicono che siano scelte volte a favorire l’integrazione di chi vive nel nostro Paese ma professa religioni diverse dalla nostra.

L’integrazione, a mio parere, si costruisce col rispetto delle diverse culture di coloro che vivono in Italia ma pretendendo al contempo il rispetto della nostra identità.

Fuori da questa logica finiremo col consentire che passino i giusti diritti degli altri e che vengano calpestati i nostri.

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