“Questo pane e’ nostro e devi comprarlo da noi”, monopolio della Camorra sul pane, arrestati imprenditori e affiliati

“Questo pane e’ nostro e devi comprarlo da noi”.

Con questa frase gli imprenditori vicini al clan Lo Russo di Miano a Napoli imponevano l’acquisto dei loro prodotti, non solo alle piccole salumerie del quartiere a Nord di Napoli ma anche ai supermercati del rione.

Associazione camorristica, estorsioni, armi, e tentato omicidio sono i reati contestati a 24 persone, destinatarie di una misura cautelare, tra imprenditori del settore panificazione e affiliati; 23 i provvedimenti per la detenzione in carcere, uno con il beneficio dei domiciliari, ma molti indagati sono gia’ detenuti. Carabinieri, polizia e finanza hanno sferrato un colpo che ha “sicuramente indebolito la cosca”, sostiene il procuratore Giovanni Colangelo.

Il provvedimento emesso dal gip Francesca Ferri, di oltre 500 pagine, e’ stato depositato in tempo record. Il 10 giugno i pm della Dda di Napoli ha presentato le richieste, il 24 sono state firmate.

Decine le intercettazioni telefoniche e ambientali grazie alle quali sono stati ricostruiti un tentato omicidio, quello di Walter Mallo, avvenuto a Capodimonte il 23 marzo, e l’omicidio colposo di una donna di 60 anni, Giovanna Paino, travolta proprio il 23 marzo, da una moto di grossa cilindrata guidata da uno degli affiliati alla cosca dei Lo Russo.

“Sprezzante l’indifferenza con la quale commentano la morte della donna, il modo disumano di agire di queste persone”, dice il questore di Napoli, Guido Marino. Nell’ordinanza viene contestata anche la detenzione di molte armi con matricole abrase che dimostra la forza militare della cosca. “Lo Stato c’e’ e fa squadra”, ribadisce il generale dei carabinieri Antonio De Vita. Il costo del pane era ‘drogato’ dal monopolio del clan, rileva il generale della Guardia di Finanza, Gianluigi D’Alfonso: “Venticinque centesimi al chilo in piu’ rispetto al prezzo di mercato sono cifre altissime”. Tra i raid del gruppo, sono state ricostruite anche alcune delle ‘stese’ organizzate dia giovani del clan per imporre la propria forza nei territori che vanno da Miano fino al rione Sanita’.

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