Ragusa, la vicepresidenza della discordia

Chi sarà il vice di Giovanni Iacono? Una domanda che a palazzo dell’Aquila di Ragusa non trova ancora risposta ma che, anzi, infiamma gli animi di maggioranza, opposizione e schieramenti vari. Agosto è già passato senza nomi ma con diverse schermaglie che hanno alimentato polveroni buoni solo a riempire le colonne dei giornali a corto di notizie. Sulla questione le opposizioni, piccole e frammentate, non sono riuscite a mettersi d’accordo sul nome da affiancare al presidente Iacono e la maggioranza sembra essere a corto di idee rimandando la patata bollente ai vari schieramenti. Tutto grasso buono ad alimentare ancora di più una brace già ardente per via delle ultime frecciate di “Territorio”. Per i “dipasqualini” non è ancora chiaro se veramente il “Movimento 5 Stelle” sia intenzionato a sentire le opposizioni oppure sotto sotto si nasconda qualche spaccatura in maggioranza che ne rallenterebbe la nomina. Si potrebbe infatti pensare che dietro la fantomatica apertura alla minoranza, smentita con i fatti durante l’elezione dei presidenti delle commissioni consiliari, si nasconda invece la loro difficoltà a trovare un proprio nome per la vicepresidenza del Consiglio. Intanto il tempo passa e la poltrona della discordia resta vacante. Per l’ex assessore Sonia Migliore quello che manca è il dialogo: troppi diktat e pochi confronti, classico esempio di chi ha già capito d’avere i numeri per dar vita ad una monarchia. Da capire però se i 5 Stelle saranno in grado di far ordine tra i tanti grillini al pieno d’energie ed ambizioni.
Non resta che attendere il consiglio comunale già fissato per il 12 di settembre che avrà come punto all’ordine del giorno proprio l’elezione del vicepresidente del consiglio comunale. Ci sarà anche l’approvazione del Programma triennale delle opere pubbliche di cui si discute in commissione in questi giorni. E poi la questione del ripristino del lotto minimo per le abitazioni in verde agricolo con un ordine del giorno presentato da Giorgio Mirabella, Gianluca Morando e Peppe Lo Destro per una variante al Piano regolatore generale. Ci sarà anche un ordine del giorno proposto dall’Anci Sicilia sulla vicenda della riduzione dei trasferimenti ai Comuni da parte della Regione.

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